La Germania smantella un parco eolico per far posto a una miniera di carbone

RWE, azienda leader dell'energia in Germania, si prepara a mandare in pensione sette turbine eoliche: al loro posto una miniera di carbone

La crisi energetica provocata dalla guerra in Ucraina sta portando i diversi governi europei a “correre ai ripari” ma questo si traduce, il più delle volte, in un ritorno al passato dannoso in termini di inquinamento ed emissioni di gas serra.

Sta accadendo in Italia, dove il Governo Meloni ha recentemente accordato il permesso a nuove trivellazioni nel Mar Mediterraneo per l’estrazione di gas naturale. Ma accade anche in Germania, dove la compagnia energetica RWE ha iniziato a smantellare un piccolo parco eolico per far posto all’espansione di un’adiacente miniera di carbone di lignite.

RWE ha già smantellato una delle turbine eoliche del parco eolico di Keyenberg, nel Land occidentale del Nord Reno-Westfalia; le restanti sette turbine dovrebbero essere smantellate nel corso del prossimo anno. Intanto, l’azienda ha già dato avvio alle operazioni di espansione della miniera di carbone di Garzweiler.

Un’azione in decisa contro-tendenza con i passi in avanti fatti dal Paese in materia di energie rinnovabili e sostenibilità ambientale. Un vero e proprio paradossi, di cui si rendono conto anche i manager di RWE, che tuttavia dichiarano di avere le mani legate e di non poter fare diversamente.

Le turbine che presto andranno in pensione sono state erette nel 2001 e hanno una potenza energetica limitata rispetto agli standard attuali – appena 1,3 megawatt. Anziché essere “ripotenziate” con pale più grandi in grado di produrre più energia, RWE ha deciso bene di disfarsene.

Purtroppo non si tratta dell’unico “passo indietro” compiuto dall’azienda leader nel Paese nel campo dell’energia elettrica. All’inizio del mese scorso tre unità della centrale elettrica RWE Power, fino ad allora in stand-by, sono tornate in attività nell’ambito dello Ersatzkraftwerkebereithaltungsgesetz – ovvero della nuova legge che tutela la necessità di trovare fonti energetiche alternative a quelle che finora coprivano le necessità del Paese.

In quel caso, si tratterebbe di una riapertura “a tempo determinato”: le tre unità, ciascuna con una capacità di 300 megawatt, dovrebbero essere attive solo fino al 30 giugno 2023 e solo per sostenere la sicurezza energetica della Germania durante la pesante crisi che sta investendo tutto il continente.

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Fonti: RWE / The Guardian

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