Uso degli antibiotici negli allevamenti: triste primato dell’Italia, siamo terzi in tutta Europa

Il nuovo rapporto Esvac, dell'European Medicines Agency (EMA), fotografa la situazione degli allevamenti europei in merito all'uso di antibiotici. L'ultima edizione segnala un notevole miglioramento (il consumo è dimezzato) ma l'Italia si trova ancora al terzo posto 

I dati del nuovo rapporto Esvac (European surveillance of veterinary antimicrobial consumption), redatto dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) sul consumo di antibiotici veterinari nell’Ue, segnala una notevole riduzione dell’uso di queste sostanze.

Negli ultimi 10 anni, a partire dal 2011, le vendite sono calate del 47% nei 31 Paesi presi a campione dall’indagine, di cui 29 membri Ue (più Svizzera e Regno Unito).

Se guardiamo alla situazione italiana, si registra una diminuzione dell’uso di antibiotici del 51% ma questo non basta a far sì che il nostro Paese non finisca sul podio di chi continua ad utilizzarne di più. L’Italia, infatti, nonostante la forte riduzione, è al terzo posto.

La “battono” in questo primato, di cui non c’è molto da vantarsi, solo Spagna e Polonia.

antibiotici venduti allevamenti ue

©Ema

vendita antibiotici allevamenti europa

©Ema

Se invece consideriamo l’uso di antibiotici in rapporto alla popolazione negli allevamenti, l’Italia diventa seconda, subito dopo la Polonia.

Insomma, anche se un passo avanti c’è stato, bisogna ancora fare molto nel nostro Paese per quanto riguarda l’uso esagerato di antibiotici negli allevamenti. Il che, come è noto, comporta una serie di rischi anche per la salute pubblica (vedi antibiotico-resistenza).

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Indipendentemente dal risultato italiano, apparentemente buono ma non ancora sufficiente, l’agenzia Ue nel complesso si dichiara comunque soddisfatta, in quanto i dati:

mostrano progressi verso il raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale contro la resistenza agli antibiotici, adottato nel 2017.

Per la prima volta, inoltre, il rapporto Esvac (che è annuale) include nei risultati quanto ottenuto dalla strategia Farm to Fork della Commissione europea, per ridurre la vendita di antibiotici negli allevamenti e per l’acquacoltura.

Nel periodo compreso tra il 2018 e il 2021, i Paesi dell’Ue sono riusciti a ridurre del 18% l’uso di antibiotici, il che corrisponde ad un terzo dell’obiettivo di riduzione fissato al 50% entro il 2030.

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Fonte: European Medicines Agency

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