Lo hanno rifatto: i calciatori iraniani non cantano l’inno nazionale (e si chiudono in un cerchio) per protesta contro il regime. Per la partita contro l’Inghilterra, la squadra iraniana rimane in silenzio durante il loro inno nazionale. La partita li ha visti poi sconfitti 6 a 2, ma il loro coraggio batte tutto
Non è la prima volta, il loro coraggio continua: i calciatori della Nazionale iraniana, oggi in campo contro l’Inghilterra per i Mondiali in Qatar, sono rimasti in assordante silenzio nel corso del loro inno nazionale e si sono stretti in un cerchio per protestare contro il regime che opprime le donne.
E così, mentre le giocatrici di una squadra di basket iraniana ricompaiono con il velo (dopo la rimozione di una precedente foto fatta senza), gli uomini continuano a protestare, ben sapendo i rischi che potrebbero correre al loro rientro nel Paese.
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Anche a settembre abbiamo assistito ad un’emozionante protesta: a seguito dell’omicidio della ventiduenne Masha Amini, in occasione dell’amichevole col Senegal, in Austria e a porte serrate, i giocatori della Nazionale iraniana sono rimasti coperti da una felpa nera per celare i simboli iraniani e, mentre le note dell’inno scorrevano, hanno lasciato le loro bocche quasi chiuse.
La situazione in Iran non migliora, la repressione continua, ma anche le rivolte e le manifestazioni di sostegno.
Il debutto ai Mondiali in Qatar ha visto l’Iran sconfitto dall’Inghilterra per 6 a 2. Ma i calciatori stanno giocando un’altra partita, più importante. E oggi hanno di certo vinto loro.
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Fonti: Eurosport /Euronews/Youtube
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