Come una vecchia cassetta della frutta diventa l’anta del tuo armadio

Difficilmente alla parola “riciclo” viene associato il legno. Eppure, anche questo è un materiale riciclabile e lo è in maniera sorprendente. Guardatevi intorno, in casa, e ve ne renderete conto

Cassette della frutta, pallet, bobine, tappi di sughero e poi mobili di ogni specie e dimensione… Quante cose si possono fare con il legno? E, soprattutto, quante volte si può recuperare? Infinite! Tutto sta a partire da un presupposto: il legno non è mai solo un imballaggio, ma è un vero e proprio portatore di valore, anche quando diventa uno scarto.

E allora, che lo recuperiamo a casa con il fai-da-te o la conferiamo alle isole ecologiche, al legno va sempre data una seconda possibilità. E una terza, una quarta…

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Come? Non tutti sanno che il legno può essere riciclato sia prima che dopo essere impiegato:

Il legno riciclato pre-consumo

È quel legno che deriva dagli scarti di lavorazione (per cui consiste in sfridi, trucioli e segatura) e viene recuperato prima che venga impiegato come mobile o pavimento. Lo si recupera principalmente da segherie e mobilifici.

Il legno riciclato post-consumo

È il legno recuperato da oggetti che, dopo il loro utilizzo, andrebbero altrimenti conferiti in piattaforma ecologica. Viene recuperato sia in campo industriale che domestico ed è costituito da pallet, imballaggi, tappi di sughero, vecchie travi in legno, infissi o mobili rotti.

Tutto ma proprio tutto sia legno non trattato è totalmente riciclabile e anche più di una volta. Dopo il riciclo, può essere riutilizzato per farne pannelli truciolari per i mobili e l’edilizia, blocchi di legno cemento o anche compost.

In Italia il riciclo del legno è organizzato da Rilegno, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno nato nel 1997 secondo le direttive del Decreto Ronchi che ha vincolato le aziende produttrici di imballaggi – casse, cassette, imballaggi industriali, pallet, bobine – ad occuparsi del loro smaltimento post consumo.

RILEGNO, ecco come (e quante volte) ti riciclo il legno

Sapevate che il 95% del legno a fine vita diventa nuova materia prima per l’industria del legno-arredo, permettendo di evitare l’emissione in atmosfera di quasi 2milioni di tonnellate di CO2?

Dalle sole cassette della frutta, per esempio, si può arrivare in un attimo a creare pallet e persino armadi e mobili di design e il motivo è solo uno: il legno è un materiale naturale, sostenibile per eccellenza e riciclabile all’infinito.

E non solo: il suo è un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, proprio grazie alla capacità che ha di assorbire anidride carbonica. Il riciclo del legno a fine vita consente poi di “congelare” l’anidride carbonica stoccata evitando così l’emissione in atmosfera di 1,9 milioni di tonnellate di CO2 rispetto ad altri utilizzi come può essere la termovalorizzazione.

La maggior parte di tutto il materiale riciclato è costituito da pallet, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli e per alimenti, ma una quota importante proviene dalla raccolta urbana realizzata attraverso le convenzioni con i Comuni, dove confluiscono materiali provenienti dal consumo domestico come i mobili non più in uso, le cassette per la frutta o per vini e liquori, fino ai tappi in sughero.

Rilegno gestisce una filiera di quasi 2mila consorziati e 15 impianti. E proprio qui avviene quel fantastico processo di riciclo che consente al legno di intraprendere una nuova vita, generando nuova materia e quindi nuovi prodotti. Il 95% del materiale legnoso riciclato viene, infatti, utilizzato per la creazione di pannelli truciolari, mentre il resto si trasforma in pannelli OSB, pallet block, blocchi di legno cemento per l’edilizia, pasta di legno destinata alle cartiere e compost.

We are Walden, parliamo di sostenibilità?

Prende le mosse dal libro di Henry David Thoreau, che nell’800 trascorse due anni in solitaria in mezzo ai boschi per ritrovare intimità con la natura, We are Walden, la community rivolta ai giovani per condividere, raccogliere e stimolare tutte le idee innovative e concrete sul mondo del legno e della sostenibilità.

Promosso da Rilegno, è un luogo di condivisione e di incontro digitale e fisico dedicato al rispetto per l’uomo e a quello per l’ambiente, fino ad arrivare all’economia dei territori. Uno spazio di incontro, insomma, per tutti coloro che sentono la necessità di mettersi in gioco, per quelli che non si accontentano delle parole e vogliono agire concretamente a favore dell’ambiente e della società

Una community che non è soltanto una piattaforma digitale, ma anche un luogo di incontro fisico, alimentato dal contributo di tutti i suoi giovani membri e che si concretizza in progetti e realizzazioni pratiche: uno dei più recenti è un palco che è stato costruito per una scuola in Puglia solo con legno riciclato, composto da circa 60 pannelli, che si incastrano senza l’utilizzo di chiodi.

Studenti, impiegati, liberi professionisti, docenti, casalinghe, artisti, dirigenti, comunicatori, manager, disoccupati, presidenti, pensionati, imprenditori, scrittori, filosofi e sognatori”: questa comunità invita tutti quelli che oltre ai propri ruoli abbiano a cuore il compito di essere artigiani di un futuro migliore.

Come prendervi parte? Tutto molto semplice: compila il form e riceverai l’accesso al canale Telegram ufficiale per poterti unire alla community!

Facciamo i numeri

Sono 1.985.251 le tonnellate di legno raccolto e avviato a riciclo nel 2021, con un incremento dei volumi del 7,83% sull’anno precedente e una percentuale del 64,75% nel riciclo degli imballaggi di legno (gli imballaggi nuovi immessi sul mercato nel 2021 hanno raggiunto i 3,4 milioni di tonnellate).

Un sistema virtuoso, quello del recupero e del riciclo del legno, che in Italia rappresenta l’esempio concreto di economia circolare e che tiene insieme, perché no, i produttori di cassette e i mobilieri, in un unicum straordinario di recupero a 360° che è pari a a un risparmio nel consumo di CO2 pari a quasi 2 milioni di tonnellate e che equivalgono, a loro volta, a compensare 1 milione di veicoli che circolano in un anno.

Se non è recupero questo!

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