Sapete quale olio contengono i biscotti che mangiamo a colazione o a merenda? In alcuni casi è indicato con precisione un solo olio, ad esempio quello di palma, in altri invece c'è una dicitura più generica che non permette al consumatore di capire subito qual è l'olio utilizzato (ed è permesso da una circolare del Mise)
Quali sono i biscotti migliori e peggiori sul mercato italiano? L’ha svelato recentemente un test condotto dalla rivista Il Salvagente che ha analizzato 15 campioni di frollini di note marche ma anche di private label e referenze biologiche.
Di cosa è stato trovato all’interno dei biscotti delle marche “bocciate” dal test, vi abbiamo già parlato nel seguente articolo. Leggi anche: Pesticidi e acrilammide nei biscotti: le peggiori sono queste 4 marche, secondo l’ultimo test italiano
Oggi ci soffermiamo su un dettaglio che spesso dimentichiamo di verificare leggendo l’etichetta dei biscotti, ovvero capire quale tipo di grasso è stato utilizzato per prepararli.
Parliamo sostanzialmente dell’olio presente nella ricetta.
Prima del conflitto russo-ucraino, la maggior parte dei produttori utilizzava olio di girasole ma poi, con la carenza e i prezzi aumentati, qualcuno si è visto costretto a sostituirlo.
C’è stato in parte un dietrofront sull’olio di palma, che già da tempo non si trovava più in diversi prodotti, in seguito alla campagna portata avanti negli scorsi anni da associazioni e consumatori che chiedevano di eliminarlo a causa del suo pesante impatto ambientale. Leggi anche: Olio di palma: perché è dannoso per la salute e per l’ambiente
Non che questo olio fosse scomparso del tutto, ma comunque era rimasto presente sul mercato in maniera meno preponderante rispetto al passato.
Il test sui biscotti evidenzia però chi lo utilizza ancora. Ma non è l’unico dato interessante: si parla anche di come una circolare ministeriale abbia dato la possibilità ai produttori (in via emergenziale a causa della crisi di materie prime dovuta al conflitto in corso) di essere un po’ più “vaghi” sull’olio utilizzato in sostituzione a quello di girasole.
Le marche che utilizzano olio di palma
Come ha notato Il Salvagente, studiando l’etichette dei frollini, alcuni contengono ancora olio di palma, come indicato in etichetta.
Si tratta di questi 5 biscotti:
- FROLLINI CON GRANELLA DI ZUCCHERO CONAD
- FROLLINI CON GRANELLI DI ZUCCHERO DOLCIANDO (EUROSPIN)
- FROLLINI I TESORI DEL FORNO (TODIS)
- FROLLINI CON GRANELLA DI ZUCCHERO LE BON (MD)
- REAL FORNO FIOR DI ZUCCHERO (LIDL)
Ma quale olio c’è davvero negli altri biscotti?
In altri biscotti, invece, possiamo trovare una dicitura generica come “oli e grassi vegetali (girasole, mais e soia)”. In alcuni casi, quindi, non capiamo con precisione quale olio contengono i frollini.
Inizialmente Il Salvagente aveva scritto che nei Galletti Mulino Bianco c’è olio di colza ma la Barilla ha rettificato, facendo sapere che per i suoi biscotti continua ad utilizzare olio di girasole e non di colza.
Come mai allora in etichetta compaiono anche altri oli vegetali che possono confondere il consumatore? La risposta sta in una circolare del Mise di cui vi abbiamo già parlato che permette ai produttori, in via emergenziale a causa del conflitto russo-ucraino, di indicare in maniera più “morbida” in etichetta l’olio o gli oli presenti.
Come ha dichiarato Barilla, nei suoi biscotti può essere effettivamente presente in etichetta la presenza di altri oli oltre a quello di girasole. Il Salvagente in proposito scrive che questo è possibile:
Per effetto della circolare ministeriale che dà la possibilità di indicare l’intera lista degli oli potenzialmente presenti, a prescindere da quelli realmente utilizzati. La circolare (11 marzo 2022) è quella che nell’ambiente viene chiamata circolare Ucraina e dà alle aziende più flessibilità a fronte della scarsità di olio di girasole e a questa si è attenuta Barilla, a quanto ci comunica.
Ma poi aggiunge che il marchio ha già pronte nuove etichette più specifiche, come ha dichiarato:
Da quando la crisi è rientrata, le nostre etichette sono già state tutte adeguate e adesso riportano gli oli esatti; saranno a scaffale nelle prossime settimane. Non è mai stato utilizzato olio di colza e tutte le informazioni sono sulla pagina i nostri oli del sito web di Mulino Bianco.
Ma al di là di Mulino Bianco (Barilla), gli altri produttori come si stanno comportando? Non lo sappiamo e quindi rimane ancora forte la possibilità di leggere in etichetta la presenza di vari oli, tra cui poi non siamo in grado di distinguere effettivamente quello presente.
Per conoscere i risultati completi del test sui biscotti fate riferimento al numero di novembre de Il Salvagente.
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Fonte: Il Salvagente
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