Questi sono i ghiacciai patrimonio mondiale dell’umanità che spariranno entro il 2050, la lista

Metà dei ghiacciai patrimonio UNESCO è destinata a scomparire entro fine secolo: dobbiamo agire ora per evitare questa catastrofe

Alcuni dei ghiacciai più famosi e suggestivi del mondo, come quelli ospitati nei parchi statunitensi di Yosemite e Yellowstone, quello del Kilimangiaro (Tanzania) o quelli delle nostre Dolomiti, sono condannati a sparire entro il 2050 per effetto della crisi climatica – indipendentemente da quanto sarà consistente l’aumento delle temperature a livello globale.

È quanto denuncia l’agenzia culturale delle Nazioni Unite, l’UNESCO, in un rapporto appena diffuso. Ma non solo: l’agenzia ha stimato che i ghiacciai scompariranno in un terzo dei siti classificati come patrimonio mondiale dell’umanità.

In uno scenario di emissioni normali, circa il 50% dei ghiacciai patrimonio dell’umanità potrebbe scomparire quasi del tutto entro il 2100. Al contrario, gli altri ghiacciai presenti nei siti UNESCO possono essere salvati se si contiene l’aumento delle temperature globali entro +1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, come previsto dagli Accordi per il Clima siglati a Parigi nel 2015.

I ghiacciai che si trovano all’interno di 50 siti patrimonio mondiale dell’umanità, che rappresentano circa il 10% delle aree glaciali del mondo, coprono una superficie di circa 66.000 chilometro quadrati: fra questi, oltre a quelli già citati, troviamo anche il ghiacciaio più alto del mondo (sul monte Everest), quello più esteso (in Alaska) e gli ultimi ghiacciai ancora presenti nel continente africano.

Si stima che questi ghiacciai perdano in media circa 58 miliardi di tonnellate di ghiaccio ogni anno (in pratica il volume totale annuo di acqua utilizzata in Francia e Spagna insieme) e contribuiscono a un aumento dei livelli del mare pari quasi al 5%.

Leggi anche: Cosa c’entra la sabbia del Sahara con lo scioglimento sempre più veloce dei ghiacciai alpini

Inutile dirlo, dobbiamo agire – e dobbiamo farlo al più presto: solo una rapida riduzione dei livelli delle emissioni inquinanti può salvare i ghiacciai che, oltre a essere un patrimonio di inestimabile bellezza, rappresentano anche l’habitat ideale per migliaia di animali la cui sopravvivenza dipende proprio dall’esistenza dei ghiacciai.

Oltre a ridurre drasticamente le emissioni inquinanti nell’atmosfera, l’UNESCO sostiene la creazione di un fondo internazionale per il monitoraggio e la conservazione dei ghiacciai per contribuire alla ricerca globale, promuovere reti di scambio tra tutte le parti interessate e mettere in atto misure di allerta precoce per la riduzione del rischio di catastrofi.

Quando i ghiacciai si sciolgono rapidamente, milioni di persone affrontano la scarsità d’acqua e il rischio maggiore di disastri naturali come le inondazioni, e altri milioni possono essere spostati dal conseguente innalzamento del livello del mare – spiega Bruno Oberle, Direttore Generale dell’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura).

Questo studio evidenzia l’urgente necessità di ridurre le emissioni di gas serra e investire in soluzioni basate sulla natura, che possono aiutare a mitigare il cambiamento climatico e consentire alle persone di adattarsi meglio ai suoi impatti.

Il report arriva proprio alla vigilia dell’inizio dei lavori della COP27, la Conferenza delle Parti che si terrà a Sharm-el-Sheikh e che avrà un ruolo cruciale nell’aiutare a trovare soluzioni al problema del riscaldamento globale.

Ma ecco alcuni dei ghiacciai a rischio di estinzione secondo l’UNESCO:

  • AFRICA – Secondo i dati raccolti, i ghiacciai in tutti i siti del patrimonio mondiale dell’umanità che si trovano in Africa  scompariranno entro il 2050, inclusi quelli del Kilimangiaro e del Monte Kenya.
  • ASIA – Fra i ghiacciai asiatici che probabilmente non esisteranno più nel 2050, vi sono quelli di tre fiumi paralleli delle aree protette dello Yunnan (Cina) e i ghiacciai nel Tien-Shan occidentale (Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan), che si sono già ridotti del 27% dal 2000 a oggi.
  • EUROPA – Fra i ghiacciai europei a rischio di estinzione menzioniamo quello del Mont Perdu, fra Francia e Spagna, e quelli delle Dolomiti in Italia.
  • AMERICA LATINA – In quest’area del mondo, i ghiacciai nel Parco Nazionale Los Alerces (Argentina) e quelli del Parco Nazionale Huascaran (Perù) rischiano di scomparire entro il 2050; i secondi si sono ridotti del 15% dal 2000 a oggi.
  • NORD AMERICA – I ghiacciai nei parchi nazionali di Yellowstone (Stati Uniti) e di Yosemite (Stati Uniti), rischiano di non esistere più fra trent’anni, mentre quelli nel Waterton Glacier International Peace Park (Canada, Stati Uniti) hanno perso il 26,5% del loro volume in 20 anni.
  • OCEANIA – I ghiacciai di Te Wahipounamu (Nuova Zelanda) hanno perso quasi il 20% del loro volume dal 2000 a oggi e sono destinati a sparire nei prossimi anni.

QUI è possibile leggere il rapporto completo delle Nazioni Unite.

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Fonti: UNESCO / Reuters

Leggi il nostro Speciale COP27.

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