Sembrano castagne, ma non lo sono: attenzione a non mangiarle

All'apparenza potrebbero sembrare molto simili alle castagne, ma i semi dell'Ippocastano non andrebbero mai consumati in quanto tossici. Vi spieghiamo come distinguere le "castagne matte" da quelle commestibili

La raccolta delle castagne è una delle attività più amate della stagione autunnale. Quelle che portiamo in tavola, cotte al forno o usate per preparare dolci tradizionali come il Castagnaccio, sono i frutti del castagno. Le castagne non sono soltanto buonissime, ma sono anche una straordinaria fonte di energia e vantano un alto contenuto di fibre.

Ogni anno, però, puntualmente c’è chi finisce in ospedale per intossicazione alimentare dopo aver consumato quelle che all’apparenza sembravano castagne, ma che di fatto non lo erano. Stiamo parlando degli ippocastani, che ricordano molto i frutti del castagno, ma che in realtà rappresentano un pericolo per la salute.

I semi dell’Ippocastano (il cui nome scientifico dell’albero è Aesculus hippocastanum), noti anche come “castagne matte”, sono racchiusi in ricci verdi con punte corte e distanziate. Questi contengono saponine, sostanze che hanno un effetto irritante e che possono provocare diarrea, vomito e disturbi gastrointestinali e se, ingeriti in elevate quantità, possono portare anche ad una sindrome emorragica grave.

Come distinguere gli ippocastani dalle castagne commestibili

Ma come riconoscere gli ippocastani e distinguerli dalle castagne? Mentre queste ultime si raccolgono dagli alberi di castagni nei boschi ( a un’altitudine che può variare dai 300 ai 1200 metri), gli alberi che producono gli ippocastani si possono trovare facilmente in città, lungo le strade e nei parchi.

In una fase iniziale il riccio della castagne (che in genere ne contiene circa tre) è verde e, giunto a maturazione, diventa marrone. Invece, il riccio degli ippocastani resta verde e presenta degli aculei maggiormente distanziati fra di loro.

La differenza sta anche nelle foglie: quelle del castagno sono singole, più piccole e seghettate, mentre quelle dell’ippocastano sono palmate e si caratterizzano per una colorazione che va dal verde brillante al verde chiaro.

Infine, le castagne matte si differenziano da quelle commestibili per il loro colore e le loro dimensioni. Gli ippocastani sono più sferici e lucidi rispetto alle castagne, generalmente più piccole e meno arrotondate.

Ecco la foto dei semi dell’Ippocastano:

ippocastani

@krrad/123rf

Questi, invece, sono i frutti del castagno, tranquillamente commestibili:

Castagna e ippocastano

@lsantilli/123rf

 

Attorno agli ippocastani ruota un’antica tradizione contadina: secondo un’usanza popolare tenere nella tasca del proprio cappotto o giacca durante l’autunno e l’inverno una castagna matta aiuterebbe ad allontanare il raffreddore e i malanni di stagione.

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