Una nuova specie di balenottera scoperta nemmeno due anni fa è già sull’orlo dell’estinzione

I ricercatori hanno descritto una nuova specie di balenottera nel Golfo del Messico. Il cetaceo è già stato inserito purtroppo nella Lista Rossa delle specie in via di estinzione in quanto la sua popolazione sta quasi per scomparire dai mari del Pianeta

Era il gennaio 2021 quando con una ricerca scientifica apparsa sulla rivista Marine Mammal Science la studiosa della NOAA Fisheries Patricia Rosel assieme ad altri esperti annunciò di aver identificato una nuova specie di balenottera, nome scientifico Balaenoptera ricei.

Il cetaceo studiato, un esemplare spiaggiatosi nel 2020 in Florida, sembrava avere caratteristiche simili alla balenottera di Bryde Balaenoptera brydei. Le differenze morfologiche nel cranio dell’animale hanno però confermato trattarsi di una specie mai descritta finora.

Le analisi condotte hanno permesso di conoscere più a fondo questa rara balenottera, il cui areale di distribuzione corrisponde al Golfo del Messico. Le balenottere di Rice raggiungono mediamente i 12 metri di lunghezza e hanno una aspettativa di vita di circa 60 anni. Possono pesare fino a 30 tonnellate, cinque volte di più di un elefante specificano i ricercatori della NOAA Fisheries.

Nemmeno due anni dopo la scoperta, la balenottera di Rice è stata inserita nella Lista Rossa della IUCN delle specie a rischio estinzione. Il suo stato di conservazione è in pericolo critico, l’ultimo tassello prima dell’estinzione. Attualmente nel Golfo del Messico vi sarebbero meno di 100 balenottere di Rice.

Questa era la stima nel settembre 2021. Oggi i numeri sono molto più spaventosi. Secondo l’agenzia governativa statunitense Marine Mammal Commission la popolazione di balenottere di Rice conterebbe oggi solamente 51 esemplari. Ciò la rende a tutti gli effetti una delle specie di balenottere più minacciate al mondo.

La maggior parte degli avvistamenti si verifica nell’area del De Soto Canyon. Qui, così come in altri luoghi, la Marine Mammal Commission si sforza di monitorare e tutelare questi cetacei così a rischio, cooperando con scienziati e associazioni.

Le principali minacce che hanno provocato un drastico calo della popolazione di Balaenoptera brydei sono sempre le stesse: le attività umane. Tra queste vanno elencate l’estrazione del petrolio e le fuoriuscite di questo, l’intrappolamento negli attrezzi da pesca commerciale, traffico marittimo e l’inquinamento acustico, che disorienta i cetacei fino a provocare danni alla loro sensibilità uditiva.

Fonte: Marine Mammal Science

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