Cos’è questa storia della Toscana che si è attivata contro la minaccia nucleare

La Toscana si attiva per chiedere al Governo di impegnarsi a fermare l'escalation del conflitto in Ucraina, allontanando l'incubo della minaccia nucleare

La Regione Toscana ha deciso di scendere in campo per fare sentire la sua voce contro il ricorso alle armi nucleari, una minaccia che da quando è scoppiata la guerra in Ucraina è stata a più riprese paventata dal Presidente russo Vladimir Putin. E lo ha fatto approvando ieri all’unanimità una mozione, presentata da alcuni consiglieri del Partito democratico.

L’obiettivo è quello di fare pressione sul Governo italiano affinché “lavori nella comunità internazionale per trovare soluzione pacifica, si continui ogni sforzo verso l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari”, come spiegato dal presidente della commissione Europa e primo firmatario della mozione Francesco Gazzetti.

Oltre a fare pressione per la pace, l’atto d’indirizzo impegna la Giunta regionale per ribadire al Governo tutta la contrarietà e la preoccupazione della comunità toscana in merito alla possibilità di una ulteriore intensificazione dello sforzo bellico da parte della Russia che preveda l’uso di ordigni di distruzione di massa. L’inizio di una guerra nucleare sarebbe una catastrofe dalle conseguenze inimmaginabili per l’umanità e per il Pianeta. 

“Si continui ogni sforzo utile verso l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari, rafforzando il protagonismo dell’Italia in tal senso, articolando proposte concrete e condivise, soprattutto in ambito di Unione europea e con i partner storici dell’Italia” sottolinea Gazzetti.

Il 5 novembre una grande manifestazione per la pace

Per chiedere la fine del conflitto in Ucraina sia in Toscana che in altre Regioni italiane cittadini e associazioni si stanno organizzando in vista della grande manifestazione nazionale “Cessate il fuoco subito”.

L’evento di protesta, promosso da Europe for peace, è in programma a Roma sabato 5 novembre e punta a spingere gli Stati dell’Ue e le Nazioni Unite ad assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco”.

Chiediamo al Segretario generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza internazionale per la pace – spiegano i promotori – per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso.

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Fonti: MET Firenze/Europe for Peace

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