Altro che autunno, le immagini dei nostri laghi prosciugati come in agosto sono angoscianti

No, con l'arrivo dell'autunno la piaga della siccità non ci ha dato tregua. I laghi più iconici d'Italia, da quello di Garda a quello di Braies, hanno sete come non mai. Le immagini dei loro bacini prosciugati sono drammatiche e ci invitano ad una seria riflessione

I laghi più belli e amati del nostro Paese sono ormai irriconoscibili. La siccità record, causata dalle temperature anomale e l’assenza di piogge, ha cambiato radicalmente il loro volto già negli scorsi mesi, ma la situazione non è affatto migliorata. Basta guardare le foto che circolano sui social per rendersi conto che lo scenario è drammatico: nonostante ci troviamo già in pieno autunno, i bacini italiani sono spaventosamente a secco.

Leggi anche: La grande sete del lago di Braies: vi mostriamo gli effetti della siccità in uno dei paradisi naturali più belli d’Italia

A pagare lo scotto più alto della crisi climatica sono i laghi alpini e quelli del Nord, i cui livelli sono ormai al minimo storico, come confermato di recente dall’Osservatorio dell’Autorità distrettuale del Po.

La grave crisi idrica che ha pesantemente caratterizzato i mesi primaverili e soprattutto quelli estivi appena trascorsi sta proseguendo la sua lunga coda anche nel corso di questo inizio di stagione autunnale nel distretto del fiume Po. – fa sapere l’ente attraverso una nota – La quasi totalità della pianura Padana resta saldamente ancorata ad indicatori idro-meteo-climatici del tutto negativi sotto le medie e le scarse precipitazioni cadute nella prima decade di Ottobre, per lo più in maniera disomogenea sul territorio, non hanno inciso in maniera sufficiente per stravolgere o almeno invertire gli equilibri preesistenti.

In Lombardia hanno livelli di riempimento “ai minimi storici con altrettanta minima quantità dei flussi di risorsa idrica rilasciata” (in totale 169 ml di metri invasati contro una media di 550). Il lago Maggiore è pieno solo al 19%, mentre quello di Como al 9%.

La siccità sta trasformando i laghi italiani in distese desertiche. Le angoscianti mmagini che circolano in rete parlano da sole. Ecco come appare il lago di Garda, pieno solo al 22%:

Agli inizi di ottobre noi di greenMe abbiamo fatto un’escursione al lago di Braies, considerata la perla delle Alpi, ma ci siamo ritrovati di fronte ad uno scenario desolante. Il lago, divenuto celebre grazie alla ficition Rai “A un passo dal cielo”, è a secco e gran parte dell’area che prima era coperta dalle acque adesso è diventata un’arida spiaggia.

Ecco come si presentava l’1 ottobre 2022, quando l’abbiamo visitato:

lago di braies 2022

@greenMe

Il confronto con giugno del 2019 è impressionante:

siccità lago braies

@petrunina(123RF)-greenMe

Non va molto meglio per il lago di Carezza, un altro dei gioielli naturali del Trentino Alto-Adige. Questo è ciò che resta dell’incantevole specchio d’acqua:

Sui social si moltiplicano le segnalazioni da parte degli utenti, spaventati dallo stato di salute dei nostri bacini d’acqua. In certi casi la situazione è davvero tragica: il lago del Brugneto – che fornisce l’acqua alla città di Genova – è praticamente scomparso:

Altro che autunno! Stiamo vivendo un’estate senza fine (con temperature insolitamente alte), che dovrebbe portarci ad una serie riflessione, ma soprattutto a cambiare abitudini. Di questo passo saremo costretti a dire addio, nel giro di qualche anno, a fiumi e laghi…

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Fonte: Osservatorio dell’Autorità distrettuale del Po

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