Sapevi che la spazzatura della Capitale fa quasi il giro dell'intero Paese? Un'artista austriaca ha tracciato i rifiuti romani tramite GPS, osservando gli spostamenti dei camion adibiti alla raccolta di questi. I tragitti compiuti sono inimmaginabili
Tendiamo a cambiare cellulare ogni anno e a disfarci di ciò che non ci aggrada o non è più funzionale gettandolo nel secchio dell’indifferenziata, conferendolo nel multimateriale o nelle campane comunali. Ma sappiamo realmente dove tutto ciò verrà smaltito una volta giunto a destinazione? No, o meglio non lo sapevamo fino ad ora.
Grazie al progetto Tracewaste, sviluppato dall’artista austriaca Susi Gutsche, possiamo avere una idea più chiara di come la nostra immondizia venga portata su e giù per l’Italia, in spostamenti inauditi. Susi Gutsche ha infatti monitorato la mobilità di alcuni rifiuti provenienti da Roma tramite GPS raccogliendo dati sulla durata del trasporto, le distanze percorse dai camion addetti alla raccolta dei rifiuti e le emissioni prodotte.
The results of our research and experiments in the framing of the #tracewaste project are visualized through an web interface that you can interact with in the upcoming exhibition at MAXXI museo Roma #startseu #repairingthepresent #greendeal #reworld #rewild #retool pic.twitter.com/f9gkQMOyNV
— Susi Gutsche (@susi_gutsche) October 13, 2022
L’esperimento, presentato al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, ha messo in luce una dinamica molto articolata che si cela dietro lo smaltimento dei rifiuti. Dei 100 oggetti localizzati da Susi Gutsche molti sono stati spostati da un punto all’altro per un totale di quasi 18.000 km compiuti.
È un po’ come nascondere la polvere sotto il tappeto prima di raccoglierla, ma in questo caso il tappeto è l’intera Italia. Spesso i rifiuti venivano ricollocati più volte sul territorio nazionale prima di finire nell’impianto di smaltimento. Così il problema alla base dei cumuli veniva risolto solo visivamente.
Ma tutti questi trasporti sono responsabili di un numero esorbitanti di emissioni, proprio quelle che l’Unione europea intende ridurre entro il 2050. Il progetto punta perciò a coinvolgere e a sensibilizzare i cittadini sulla tematica rifiuti, diffondendo una maggiore consapevolezza sulle quantità di immondizia generate dall’essere umano.
Sono oltre 2 miliardi di tonnellate i rifiuti prodotti al mondo ogni anno come riportano i dati di Tracewaste. La cifra, però, è destinata a salire. Si stima infatti che nel 2050 i numeri potrebbero addirittura raddoppiare.
Fonte: Tracewaste
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