Musica classica per sensibilizzare sulla perdita di biodiversità marina: ascolta le note scomparire insieme alla popolazione di megattere

Una collaborazione inedita tra arte e scienza per la salvaguardia della biodiversità: il brano di musica classica che denuncia il declino della popolazione di magattere a causa della crisi climatica

Come accendere i riflettori sulla perdita di biodiversità marina? Se i messaggi allarmisti hanno dimostrato di sortire l’effetto contrario, affidarsi invece all’arte sembra essere il modo migliore per comunicare le minacce della crisi climatica. Un’ulteriore dimostrazione arriva dall’Università di Cambridge dove è stato portato avanti un bellissimo progetto di collaborazione tra arte e scienza, con lo scopo comune di sensibilizzare i più in merito alla scomparsa di quasi due terzi della popolazione delle megattere del Nord Atlantico. Lanciato nell’ottobre del 2022 quando è stato organizzato un vero e proprio concerto,  ve lo riproponiamo oggi in occasione della Giornata Mondiale degli oceani per ascoltare letteralmente le conseguenze dell’azione dell’uomo sui nostri polmoni blu

Il dottor Matthew Agarwala, economista presso il Bennett Institute for Public Policy dell’ Università di Cambridge, ha collaborato con il compositore Ewan Campbell, direttore di musica al Churchill College e al Murray Edwards College di Cambridge, ad un progetto inedito: collegare il brano di musica classica Hebrides Overture di Mendelddohn con la perdita della megattera del Nord Atlantico. Ma in che modo questa potrebbe rappresentare un’iniziativa di sensibilizzazione rivolta ad un pubblico da intrattenere?

Ebbene la musica è stata eseguita dalla Wilderness Orchestra di 38 elementi all’August Wilderness Festival (Oxfordshire), diretta da Campbell e narrata da Agarwala.

Il brano, composto da oltre 30,000 note eguaglia il numero di megattere presenti nel 1829 (anno di composizione del brano). Campbell ha poi diviso il brano in decenni cancellando le note in proporzione al rapido declino della popolazione di megattere: già nel 1920 i due terzi di questa specie era già scomparsa a causa della caccia commerciale intensiva.

megattere overture

@Cambridge University

Il brano risulta essere davvero caratteristico: nel punto più basso, la melodia è frammentata, quasi assente eppure ancora cela una bellezza delicata, sottile. L’intervento dell’essere umano mette a tacere la natura che però è resiliente ed immortale.

L’ultima parte del brano guarda il futuro con una visione ottimistica, considerando l’aumento dell’8% della popolazione di megattere nell’ultimo decennio. Aumento che potrebbe essere ancora maggiore se le aree marine fossero protette e controllate e se l’inquinamento oceanico fosse contenuto.

La risposta del pubblico all’iniziativa è stata più che positiva: la musica è stata utilizzata come strumento alternativo per catturare l’attenzione delle persone anche in merito a temi importanti come questo.

La collaborazione tra Agarwala e Campbell non termina qui, infatti ci sono in serbo altri progetti volti a sensibilizzare le istituzioni e la gente comune.

Fonte: Cambridge University

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