Più balli, più produci energia termica: questa discoteca si rinfresca senza condizionatori e si riscalda senza termosifoni

Un sistema tecnologico di ultima generazione permetterà a una storica discoteca di Glasgow di riscaldare l'ambiente o raffreddarlo grazie al calore corporeo del suo pubblico. Si tratta di un progetto innovativo per far fronte alla crisi energetica nel Paese

Riscaldare l’ambiente ballando, questo il progetto lanciato dalla leggendaria discoteca SWG3 di Glasgow. A raccontarla non sembrerebbe chissà che iniziativa all’avanguardia, sappiamo più o meno tutti che scatenandoci a ritmo di musica la pista diventa bollente grazie al movimento e al calore emanato dal nostro corpo.

Ma è proprio in questo che consiste la novità. Sfruttare l’energia termica prodotta da chi balla per riscaldare o rinfrescare i locali tramite un sistema avanzato che, non a caso, prende il nome di BODYHEAT. Ve ne avevamo parlato lo scorso anno in questo articolo quando il sistema era nell’ultima fase di sviluppo. Per realizzalo vi sono voluti infatti ben 3 anni e costi non indifferenti.

Ma come funziona questo sorprendente sistema? L’energia termica prodotta dai frequentatori del locale viene catturata e accumulata in dei collettori geotermici che si trovano a circa 200 metri di profondità, questa viene poi trasferita a delle pompe di calore che riscaldano l’ambiente.

Così facendo non solo si rivoluziona il sistema di riscaldamento del locale, ma si riducono le sue emissioni di anidride carbonica di 70 tonnellate l’anno. Il BODYHEAT è costato alla discoteca scozzese circa 600.000 sterline, ma i gestori del club sono molto fiduciosi che con il tempo e la consapevolezza di aver investito nel futuro del Pianeta questo lavoro porterà i suoi frutti.

Se avessimo seguito un percorso più convenzionale con l’aria condizionata tipica, i costi sarebbero probabilmente circa il 10% di quello, quindi 60.000 sterline, ha affermato l’amministratore delegato della SWG3 Fleming-Brown

Ma la tradizionale aria condizionata non è quello a cui puntava la SWG3 che già da parecchio ha vietato la plastica monouso nel locale e ha trasformato uno spazio inutilizzato in un orto per la comunità.

Se riusciamo a farlo funzionare qui in questo ambiente, non c’è motivo per cui non possiamo portarlo in altre sedi, non solo qui in Scozia e nel Regno Unito, in tutta Europa e oltre, ha concluso Fleming-Brown.

L’intento della SWG3 è prendere posizione in questo momento di crisi energetica che il Regno Unito, come anche altri Paesi tra cui l’Italia, sta attraversando. L’interno progetto è stato promosso dal Low Carbon Infrastructure Transition Programme della Scozia e da numerosi enti privati.

Questa scelta rappresenta un esempio virtuoso di  cosa si possa fare per ridurre il numero di emissioni e agire positivamente per la nostra Terra partendo dal ballo. Ballare fa bene alla Terra ed è dal lontano 2009 che lo sosteniamo. (Leggi anche:Movida Green: quando ballare in discoteca aiuta la Terra)

Fonte: SWG3/Facebook

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