Latte detergente: il nuovo test tedesco “boccia” L’Orèal, tra i migliori Cien (Lidl) e le marche bio

Öko-test ha analizzato il latte detergente di diverse marche, scoprendo che molti dei 33 prodotti testati sono "molto buoni" e solo una minoranza contiene sostanze controverse come Peg e tracce di oli minerali. Il prodotto peggiore è risultato essere il latte detergente ai fiori rari di L’Orèal

Il latte detergente dovrebbe pulire la pelle in modo particolarmente delicato, considerata la zona del corpo in cui si usa. Ma potrebbe non essere sempre così, almeno secondo quanto evidenziato da un nuovo test tedesco che ha analizzato e confrontato 33 prodotti (alcuni dei quali presenti anche in Italia).

Sul mercato esistono diverse tipologie di latte detergente, arricchite con ingredienti più o meno naturali per renderle efficaci nella detersione della pelle del viso e anche come struccanti.

Ma cosa contengono davvero questi prodotti? Per scoprirlo, gli esperti della rivista Öko-test hanno portato in laboratorio 33 referenze di varie marche, sia famose, sia di private label che vendute nei discount.

Per ogni prodotto è stata valutata l’eventuale presenza di:

  • composti organici alogenati
  • fragranze che causano allergie
  • liberatori di formaldeide
  • PEG
  • polimeri sintetici

I risultati

Dai risultati emerge, come già avvenuto altre volte, che acquistare un prodotto costoso non significa automaticamente garantirsi il migliore o il più “pulito” in quanto ad ingredienti. Alcuni cosmetici considerati “molto buoni” dal test, infatti, sono disponibili a meno di 3 euro.

In quanto alle sostanze potenzialmente dannose trovate nel latte detergente, la rivista critica in particolare in alcuni prodotti la presenza di tracce di oli minerali ed emulsionanti controversi.

Naturalmente, il latte detergente per agire al meglio ha bisogno di oli ed emulsionanti, in grado di pulire la pelle liberandola da sporco, sebo e trucco. Ma ci sono ingredienti più o meno aggressivi.

Nello specifico, in alcuni prodotti (fortunatamente una minoranza), sono stati trovati ingredienti problematici come:

  • MOAH: idrocarburi, che possono contaminare i cosmetici tramite le paraffine, cioè ingredienti a base di petrolio, ed essere assorbiti dalla pelle
  • Composti organici alogenati: molti dei quali sono considerati allergenici. Ad esempio, sulla confezione di uno dei prodotti è dichiarato il conservante clorfenesina, che può irritare la pelle
  • PEG: emulsionanti che possono rendere la pelle più permeabile alle sostanze estranee
  • Composti plastici: che poi risciacquando il viso finiscono nel sistema fognario

Ci teniamo a precisare che la presenza di tracce di Moah nei prodotti rispetta l’attuale legislazione e questi risultano dunque sicuri ma, come consumatori, possiamo comunque optare per cosmetici che non li contengano affatto.

La buona notizia è che la maggior parte delle referenze esce bene dal test, e molti prodotti ottengono il punteggio massimo.

Le marche migliori e peggiori

Tra i prodotti migliori troviamo il latte detergente dei seguenti marchi:

  • Lavera
  • Weleda
  • Logona
  • Dr hauschka
  • Cien (Lidl)
  • Yves Rocher

latte detergente buono 2

latte detergente buono

latte detergente buono 3

latte detergente buono 4

Solo un prodotto è “bocciato” come insufficiente. Si tratta del latte detergente ai fiori rari di L’Orèal ma anche il prodotto L’Occitane è considerato inadeguato.

Un’altra referenza L’Orèal invece (Garnier Skin Active) ottiene buono, così come il latte detergente Nivea e quello di Eucerin.

latte detergente peggiore test

© Öko-test

 

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Fonte: Öko-test

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