Gli archeologi hanno scoperto una grotta funeraria egizia di 3300 anni fa

A sud di Tel Aviv è stata rinvenuta una grotta funeraria con manufatti in bronzo e ceramica di 3300 anni fa. Secondo gli archeologi israeliani la cavità risalirebbe alla tarda Età del Bronzo, durante il regno del celebre faraone Ramses II

Meravigliosa scoperta in Israele dove una grotta funeraria dell’Antico Egitto è stata casualmente scoperta nei giorni scorsi durante dei lavori commissionati nel Hof Palmahim National Park, litorale a sud di Tel Aviv.

Qui un tesoro di circa 3300 anni fa è stato gelosamente custodito dalle cavità naturali, quasi. Gli archeologi dell’Israel Antiquities Authority si sono recati sul luogo e hanno ispezionato la zona, calandosi nella spelonca.

Davanti a loro una grotta con un corredo funerario composto da vasi, oggetti in bronzo e in ceramica che avrebbero accompagnato il defunto nell’aldilà. Alcune delle anfore ritrovare sarebbero state adoperate per lo stoccaggio e il commercio di beni preziosi.

Secondo gli esperti i manufatti risalirebbero alla tarda Età del Bronzo e più precisamente al regno di Ramses II, il grande faraone che guidò l’Impero egizio per 67 lunghi anni. Al tempo l’Egitto controllava un vastissimo territorio che si estendeva ben oltre gli attuali confini dello Stato di Israele e poteva vantare un florido commercio internazionale.

Il fatto che la grotta sia stata sigillata, e non saccheggiata in epoche successive, ci consentirà di utilizzare i moderni metodi scientifici oggi disponibili, di recuperare molte informazioni dai manufatti e dai residui esistenti sui vasi, ad esempio resti organici che sono non visibile ad occhio nudo. La grotta può fornire un quadro completo delle usanze funerarie della tarda età del bronzo, ha affermato Eli Yannai, esperto dell’Israel Antiquities Authority.

La sensazionale scoperta ha suscitato la curiosità di tantissimi ricercatori internazionali e l’Israel Antiquities Authority ha già ricevuto moltissime richieste da parte archeologi e altri esperti, desiderosi di prendere parte alla campagna di scavi.

Purtroppo la diffusione della notizia ha attirato anche tombaroli. Alcuni dei manufatti, secondo quanto riferisce l’Israel Antiquities Authority, sarebbero stati trafugati. Le autorità israeliane hanno avviato delle indagini per identificare i predatori di beni archeologici. L’intera area è stata sottoposta a una protezione speciale. 

Fonte: Israel Antiquities Authority/Facebook

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