Una bambina di 14 mesi ha inalato alcuni semi di girasole che le hanno provocato febbre e vomito per settimane (nessuno si era accorto di quanto avvenuto). Fortunatamente ora la piccola sta bene ed è stata salvata dai medici dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia
Aveva aspirato dei semi di girasole e nessuno se ne era accorto. Parliamo della storia a lieto fine di una bambina di soli 14 mesi che è stata salvata a Reggio Emilia, ma solo dopo alcune settimane di febbre e vomito che non passavano neanche con antibiotici e altri medicinali.
I medici dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia si sono accorti che qualcosa non andava e in seguito ad una broncoscopia hanno fatto una scoperta davvero scioccante: nei bronchi erano presenti 4 piccoli corpi estranei. Si trattava appunto di semi di girasole con cui la piccola evidentemente era entrata in contatto e che aveva inalato durante una vacanza all’estero con i genitori.
All’inizio, i sintomi che presentava sembravano quelli di una semplice influenza, la piccola infatti aveva febbre, tosse e vomito. I medici hanno capito che vi era qualcosa di strano quando nemmeno con un ciclo di antibiotici la febbre era passata, e giunta al pronto soccorso la bambina è stata sottoposta ad una serie di esami, tra cui appunto la broncoscopia.
Da questa si è visto che un seme di girasole si trovava nel bronco principale di sinistra e altri 3 in quello di destra, che era quasi completamente occluso e particolarmente infiammato a causa dell’agente esterno.
Dopo aver rimosso i semi, la piccola si è ripresa ed è fuori pericolo ma la situazione è stata davvero molto rischiosa, dato che il movimento dei semini all’interno dei bronchi poteva compromettere seriamente la respirazione.
Come ha spiegato la AUSL di Reggio Emilia:
Nonostante le condizioni della bambina fossero apparentemente buone, il quadro clinico riscontrato era molto pericoloso perché i movimenti dei semi all’interno del bronco avrebbero potuto improvvisamente impedire il passaggio dell’aria e la reazione infiammatoria che si stava già generando avrebbe inevitabilmente condotto a un peggioramento respiratorio.
La manovra di disostruzione, in questo caso molto delicata e rischiosa, è stata eseguita dal dottor Roberto Piro, responsabile della Pneumologia Interventistica con il dottor Nicola Facciolongo, direttore della Pneumologia e la collaborazione di altri membri del team ospedaliero.
Proprio il dottor Piro dopo quanto accaduto ha voluto lanciare un messaggio a tutti i genitori:
Siamo felici che tutto sia andato per il meglio. Quello che è accaduto ci spinge ancora una volta a fare un appello a genitori, nonni e parenti a non abbassare la guardia e a non offrire ai bimbi piccoli frutta secca o altri alimenti che per forma, consistenza o dimensioni possano essere a rischio di inalazione. Se gli alimenti non sono adatti il pericolo è sempre dietro l’angolo.
Fonte: AUSL di Reggio Emilia
Leggi anche:
- Attenzione alle batterie a bottone: 4 bambini solo nell’ultimo mese sono finiti all’ospedale dopo averle ingoiate
- Maestra salva bambino che stava per soffocare: non aveva fatto il corso di disostruzione, ma visto Grey’s Anatomy
- Bambino morto dopo aver messo in bocca il cavo del caricabatteria mentre era attaccato alla corrente