La luce del giorno fa qualcosa al tuo cervello e ora gli scienziati hanno scoperto il mistero

Una nuova ricerca ha chiarito il legame che esiste tra cervello, risposte neurali e luce diurna. Una scoperta importante che potrebbe cambiare il modo di trattare problemi di salute, come il SAD (disturbo affettivo stagionale)

Sappiamo che i cambiamenti stagionali nella quantità di luce diurna possono avere un impatto significativo su di noi, come ad esempio il disturbo affettivo stagionale (SAD). Ma ora, gli scienziati sono stati in grado di osservare questi effetti fino al livello dei neuroni cerebrali.

In un nuovo studio, i neuroni nel nucleo soprachiasmatico (SCN), il rilevatore del tempo delle 24 ore del cervello nascosto all’interno dell’ipotalamo, sono stati osservati coordinarsi tra loro per adattarsi a diverse lunghezze della luce del giorno, con cambiamenti nelle singole cellule e la rete nel suo insieme.

Sia il mix sia l’espressione dei neurotrasmettitori chiave sono stati alterati in risposta alla quantità di luce giornaliera.

Ora, i ricercatori hanno individuato l’esistenza di un legame molecolare tra la luce del giorno e il nostro comportamento.

La neuroscienziata Alessandra Porcu dell’Università della California a San Diego ha affermato:

Abbiamo rivelato nuovi adattamenti molecolari della rete SCN-PVN in risposta alla durata del giorno nella regolazione della funzione ipotalamica e del comportamento quotidiano.

Il nucleo soprachiasmatico è controllato da speciali cellule fotosensibili della retina, che trasmettono informazioni sulla luce disponibile e sulla durata di ogni giorno.

Ciò che non è chiaro – e ciò su cui questo studio offre una visione importante – è come il piccolo gruppo di circa 20.000 neuroni nel SCN reagisce in risposta ai dati che arrivano sulla durata del giorno.

Sapere di più su questo potrebbe essere utile nel trattamento di problemi di salute come il SAD, così come altre condizioni in cui la luce viene utilizzata come opzione di trattamento.

In altre parole, ci stiamo avvicinando alla capacità di gestire la nostra reazione a più o meno luce del giorno.

Questa ricerca è ancora in una fase iniziale, ma basandosi su ricerche precedenti i risultati hanno il potenziale per darci nuovi modi di trattare i disturbi neurali usando la terapia della luce.

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Fonte: Science Advances

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