Fotovoltaico, ora è più semplice installare impianti fino a 200kW grazie al Modello Unico

Il ministero della Transizione Ecologica ha firmato il decreto attuativo che permette un’installazione più semplice degli impianti fotovoltaici fino a 200kW, che possono essere presi in considerazione da imprese per tagliare le bollette smarcandosi dalle fonti fossili

Contro il caro bollette – lo sappiamo – esiste anche il fotovoltaico, che ora sarà più semplice da installare anche per le imprese a cui servono impianti fino a 200 kW: il MiTE ha infatti firmato il decreto attuativo che estende anche ai grandi impianti il modello unico.

La misura era contenuta nel Decreto Energia convertito nella Legge 34/2022 ma per essere “usata” era necessario il Decreto attuativo del ministero della Transizione Ecologica, ora firmato e pubblicato.

Il Modello Unico, che costituisce un’oggettiva semplificazione burocratica,  può e deve essere utilizzato per la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l’esercizio degli impianti con caratteristiche specifiche, quali:

  • situati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo
  • per i quali sono necessari lavori semplici
  • per i quali è richiesto il ritiro dell’energia al Gestore dei Servizi Energetici (Gse)

Nella pratica il richiedente deve compilare e trasmettere il modello al proprio gestore di rete, il quale è incaricato di effettuare le opportune verifiche. A quel punto, in caso di esito positivo, l’iter di connessione alla rete è avviato automaticamente.

L’intervento si unisce ai precedenti per la semplificazione degli iter burocratici: con il Decreto Energia di aprile, per es., gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici nei centri storici potranno ora essere portati avanti senza bisogno di autorizzazione paesaggistica, con l’esclusione di edifici che si trovano all’interno di aree di interesse pubblico, per i quali l’ultima parola spetta ancora alla soprintendenza locale.

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I costi di un impianto fotovoltaico domestico o industriale restano ancora un investimento per una famiglia e per un’impresa. Ma l’impennata dei costi energetici che non sembra volersi placare e soprattutto il grido di dolore del nostro Pianeta impongono di seguire vie sostenibili, come questa, per la produzione di energia.

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Fonte: Ministero della Transizione Ecologica

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