Apocalisse in Pakistan dopo le ondate di caldo record: quasi mille persone morte a causa delle devastanti alluvioni

Dopo le ondate di afa eccezionali, il Pakistan è stato colpito da violente alluvioni causate dalle piogge monsoniche. Dichiarato lo stato d'emergenza nel Paese: sono oltre 900 i morti e circa 30 milioni gli sfollati.

Dal Pakistan arrivano immagini terrificanti, quasi apocalittiche. Nelle ultime settimane il Paese è stato messo in ginocchio dalle violente inondazioni causate dalle piogge monsoniche, che stanno colpendo l’Asia meridionale. Il bilancio delle vittime è drammatico: finora sono almeno 937 le persone morte, di cui oltre 300 bambini, mentre circa 30 milioni di pakistani sono rimasti senza un tetto.

“Il peggior disastro umanitario di questo decennio”: così la ministra pakistana per il Cambiamento climatico Sherry Rehman ha definito le devastanti conseguenze delle alluvioni.

Come mostrano le terribili foto e i video circolati sui social, la potenza dell’acqua ha distrutto decine di ponti, spazzato via auto e alberi e danneggiato decine di migliaia di abitazioni.

Secondo quanto riferito dall’Autorità nazionale per la gestione dei disastri, le inondazioni hanno colpito 170.000 case, spazzato via strade e distrutto quasi 150 ponti.

A fare i conti con i danni maggiori sono le province del Sindh, dove le autorità hanno chiesto 1 milione di tende per dare riparo alle persone colpite, e del Balochistan. In queste zone è caduto circa il 400% di pioggia in più rispetto alla media degli ultimi 30 anni.

“Il sud del Pakistan è inondato, quasi sott’acqua” ha annunciato in queste ore  la ministra Rehman.

Nel Paese la situazione si fa sempre più allarmante. Le violente piogge monsoniche hanno costretto il governo pachistano a dichiarare lo stato d’emergenza, ma ciò non basta. Il premier pakistano Shahbaz Sharif ha invocato l’aiuto internazionale per aiutare la popolazione.

Dalle Nazioni Unite arriveranno 3 milioni di dollari. “Questi fondi saranno utilizzati per la salute, la sicurezza alimentare, l’acqua e i servizi igienico-sanitari nelle aree colpite dalle inondazioni, e saranno destinati alle persone più vulnerabili” ha fatto sapere l’Onu.

Dopo il caldo infernale, le inondazioni distruttive

Il Pakistan, insieme all’India, è reduce da ondate di calore eccezionali. Negli scorsi mesi in alcune aree del Paese le temperature hanno sfiorato i 50°C. E dopo l’afa soffocante, sono arrivate le alluvioni devastanti.

Generalmente in Pakistan la stagione dei monsoni conta circa quattro cicli, ma quest’anno sono stati già otto.

Si tratta di un sintomo chiaro della crisi climatica: a confermarlo anche gli uffici statali del Paese, uno dei più esposti al mondo al fenomeno. Non a caso il Pakistan ha un ministero che si occupa proprio della gestione dei cambiamenti climatici

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Fonti: Federal Minister for Climate Change Sherry Rehman/Bilawal Bhutto Zardari (Twitter)/Al Jazeera

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