Sostanze tossiche nel materiale scolastico, fate attenzione a cosa mettete negli zaini di bambini e ragazzi

Penne, matite, colle, ma anche gomme e quaderni contengono diverse sostanze chimiche potenzialmente pericolose; l’ANSES chiede una revisione della normativa e maggiori controlli per tutelare bambini e ragazzi, ma cosa possono fare i genitori per proteggere i più piccoli?

La cancelleria che bambini e ragazzi utilizzano ogni giorno a scuola potrebbe contenere svariate sostanze pericolose per la salute ed è bene fare attenzione a ciò che si acquista.

Numerosi studi hanno rilevato la presenza o l’emissione di sostanze chimiche all’interno di penne, pennarelli, colle, correttori, quaderni e altre forniture per la scuola e l’ufficio. Le sostanze identificate più spesso sono:

  • ftalati;
  • composti organici volatili (VOC) inclusi formaldeide, cloroformio e toluene;
  • nitrosammine;
  • benzene;
  • metalli pesanti come cromo esavalente, cadmio, nichel o piombo;
  • perfluorurati (PFAS),
  • Bisfenolo A;
  • idrocarburi policiclici aromatici;
  • conservanti, coloranti e profumi

Tali sostanze possono essere pericolose specialmente per i più piccoli, sia che vengano inalate o ingerite che per semplice contatto con la pelle e le mucose.

Come mai dei prodotti che vengono usati ogni giorno dai bambini e dai ragazzi possono contenere sostanze nocive per loro? Accade perché ad oggi non esiste una normativa europea che disciplini la composizione del materiale scolastico. Infatti, solo per alcuni prodotti di cancelleria la legge prevede siano privi di sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione; si tratta di articoli come pennarelli e pastelli, disciplinati dalla normativa europea sulla sicurezza dei giocattoli.

Per porre rimedio a questo vuoto normativo, l’Agenzia nazionale della sicurezza alimentare l’ambiente e il lavoro francese (ANSES) ha chiesto che tale normativa venga estesa a tutto il materiale scolastico includendo anche penne, gomme, quaderni.

Inoltre, l’ANSES ha lanciato un appello ai produttori e ai distributori perché si impegnino a rimuovere sostanze chimiche pericolose indipendentemente dalle modifiche normative e a evitare di utilizzare colori, profumi o brillantini che potrebbero portare i più piccoli ad “assaggiare” i prodotti. Bisogna infatti tenere conto che i bambini hanno comportamenti differenti dagli adulti e che tendono a portare alla bocca gli oggetti che utilizzano.

Cosa possono fare i genitori per tutelare bambini e ragazzi? In vista della ripresa delle lezioni e dei nuovi acquisti, in generale meglio evitare i prodotti profumati o contenenti glitter e altri ingredienti che li rendano “appetibili”. Importante anche controllare se in etichetta sono presenti diciture come “senza solventi” o “a base d’acqua”, da preferire rispetto ad altri.

Per quanto riguarda i quaderni, ne esistono privi di colla come quelli a spirale, mentre per le copertine sarebbero da evitare quelle in plastica trasparente, poiché il PVC potrebbe contenere ftalati; più sicure invece le copertina in plastica opaca, cioè in polipropilene.

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Fonte di riferimento: ANSES

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