Vi spieghiamo perché questi specialisti del parkour stanno spegnendo le luci dei negozi a Parigi

Alcuni attivisti e specialisti di parkour hanno spento le luci delle vetrine parigine come segno di protesta. L'azione vuole sensibilizzare il mondo sullo spreco delle risorse energetiche, una delle cause dell'inquinamento luminoso nei maggiori centri urbani

Insegne luminose e faretti delle vetrine dei negozi accesi h24. In moltissime città come nella ville lumière lo spreco energetico è incalcolabile tra boutique di lusso e magazzini che non intendono rinunciare per nulla all’illuminazione.

Come segno di protesta alcuni attivisti e atleti di parkour si sono dati appuntamento lungo le strade della capitale francese e hanno iniziato a spegnere le sue luci. A darne notizia sono proprio i giovani ambientalisti che hanno ripreso le loro azioni e le hanno condivise sul social Instagram.

Salti, volteggi e arrampicate si susseguono in una disciplina sportiva che unisce alla pratica l’amore per il nostro Pianeta. Il tutto per sensibilizzare il pubblico su una tematica che riguarda ciascun cittadino in ogni angolo della Terra: lo spreco delle risorse energetiche.

E quale miglior esempio dei negozi che, anche a notte inoltrata, devono essere perennemente visibili pure se naturalmente chiusi e in strade vuote.

Il gesto degli attivisti intende anche chiedere ai grandi marchi una maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle luci artificiali. Proprio per promuovere il risparmio energetico in Italia alcuni ristoranti toscani hanno organizzato di recente cene a lume di candela.

In altri Stati del mondo invece il tema risparmio energia si affronta tagliando l’illuminazione di monumenti. È il caso della Germania dove le luci dei luoghi di interesse non si accendono più al calare del sole.

Che sia per i negozi o per i monumenti, l’illuminazione costante di questi luoghi è una delle cause dell’inquinamento luminoso. Tale fenomeno ha delle implicazioni nefaste per gli insetti come api e falene che per via delle forti luci scambiano il giorno per la notte, perdendo l’orientamento.

Anche gli uccelli migratori sono interessati in prima persona dall’inquinamento luminoso, che sta rendendo i cieli notturni sempre meno bui.

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