Un recente studio avrebbe scoperto come le cellule tumorali della pelle sfruttino un gene delle cellule nervose per perforare e invadere nuovi tessuti. Si tratta del gene ARHGEF9, utilizzato dalle cellule tumorali come vero e proprio trapano molecolare, in grado di aiutarle a perforare le cellule e le strutture circostanti.
Nonostante i progressi nella ricerca e nelle terapie contro il cancro, l’incidenza del melanoma maligno è ancora in aumento. Infatti, secondo il Ministero della Salute si tratta di uno dei principali tumori che insorgono in giovane età e costituisce in Italia attualmente il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni.
Il rischio di insorgenza del melanoma è legato a fattori genetici, fenotipici, ambientali e alle combinazioni tra questi. Tuttavia, il più importante fattore di rischio ambientale è stato identificato nell’esposizione ai raggi UV.
Inoltre, il melanoma maligno è altamente metastatico e i pazienti con melanoma avanzato presentano una sopravvivenza che va dai sei ai dieci mesi e una sopravvivenza di cinque anni inferiore al 5%. Per questo, è ancora più importante comprendere i meccanismi che controllano le metastasi del melanoma per lo sviluppo di nuove terapie.
Un recente studio dell’Institute of Cancer Research di Londra, avrebbe scoperto come le cellule tumorali della pelle sfruttino un gene delle cellule nervose per perforare e invadere nuovi tessuti. Si tratta del gene ARHGEF9, utilizzato dalle cellule tumorali come vero e proprio trapano molecolare, in grado di aiutarle a perforare le cellule e le strutture circostanti.
Lo studio
I ricercatori dell’Institute of Cancer Research di Londra, si erano posti l’obiettivo di identificare i meccanismi che regolano la determinazione della forma delle cellule del melanoma.
Nello specifico, hanno coltivato cellule in matrice cellulare 3D bioingegnerizzata e impoverito centinaia di geni uno alla volta. Grazie all’utilizzo della microscopia robotica e di una sofisticata analisi delle immagini, i ricercatori sono riusciti ad identificare i geni coinvolti nella formazione delle cellule tumorali.
Dalle analisi svolte è emerso, dunque, come le cellule tumorali della pelle del melanoma sfruttino un gene delle cellule nervose per diffondersi attraverso i tessuti.
Si tratta del gene ARHGEF9, il quale aiuta le cellule tumorali ad attaccarsi e perforare le cellule e le strutture circostanti, creando dei veri e propri trapani molecolari. Quest’ultimi, chiamati anche filopodi, sono coinvolti nella crescita e nello sviluppo di nuovi nervi.
A tal proposito, Chris Bakal, professore di morfodinamica del cancro presso l’Institute of Cancer Research di Londra, ha dichiarato:
“Il nostro lavoro mostra che le cellule di melanoma prendono in prestito l’uso di ARHGEF9 dalle cellule nervose per cambiare forma, ramificarsi e invadere nuovi tessuti. È incredibilmente importante capire come le cellule tumorali cambiano la loro forma per diventare più aggressive e invasive”.
Comprendere come si evolve e si diffonde il cancro, è un passo essenziale per comprendere anche come fermarlo. In tal senso, i ricercatori dello studio ritengono che in futuro il gene ARHGEF9 potrebbe essere bloccato per impedire alle cellule tumorali di diffondersi.
Questi, sono ancora al lavoro per comprendere come le cellule tumorali cambiano forma e invadono nuovi tessuti, in modo che un giorno si possano trovare trattamenti in grado di fermarle.
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