Un semplice esperimento condotto da un istituto portoghese dimostra quanto sia importante investire nella copertura del terreno per contrastare l'erosione del suolo e ampliare il verde con alberi, piante e colture quali ad esempio il trifoglio o il lupino
L’erosione del suolo è un fenomeno tristemente noto con il quale stiamo familiarizzando sempre più negli anni. Sebbene sia un processo naturale, il cambiamento climatico e in generale ogni forma di attività antropica hanno accentuato la degradazione dei nostri suoli con la conseguente alterazione dell’ecosistema.
Arginare l’erosione del suolo è una delle sfide contemporanee per ogni Paese del mondo. Frenare tale fenomeno è possibile e la soluzione è rappresentata ancora una volta dagli alberi e dalle piante. Ampliare la copertura arborea consente non solo di tutelare la salute pubblica dall’inquinamento, ma di proteggere i terreni dagli effetti della crisi climatica quali, ad esempio, le alluvioni.
Un semplice esperimento condotto dal Programa So Na Escola, coordinato dalla Escola Superior de Agricultura “Luiz de Queiroz” della Universidade de São Paulo, ha dimostrato come l’erosione del suolo incida su tre tipi di terreno differenti: da sinistra prato, terreno con foglie morte, terreno.
Um dos experimentos mais clássicos da experimentoteca do Programa Solo na Escola/UFPR: Erosão do Solo. Disponível em PDF no link: https://bit.ly/2OfMR4JDisponível em vídeo no link: https://bit.ly/2Ohnrn2
Posted by Solo na Escola / UFPR on Wednesday, March 20, 2019
I tre tipi di suolo sono stati annaffiati e l’acqua raccolta nel fondo di una bottiglia. Il colore di quest’ultima prova come la copertura vegetale del primo e del secondo tipo trattenga le particelle terrose maggiormente rispetto al terzo, migliorando di gran lunga la struttura del terreno.
Nel terzo caso è evidente come il processo di erosione abbia inizio. Ovviamente l’intensità e la durata delle precipitazioni incide significativamente sull’impatto, trasportando via sempre maggior terreno.
Quali specie piantare
Secondo quanto riporta la Regione Campania, frutteti inerbiti possono ridurre il potenziale erosivo di una pioggia di circa 80 volte, un pascolo naturale o seminato di circa 95 volte mentre boschi e foreste hanno valori protettivi 1.000 volte superiori.
La piantumazione andrebbe comunque fatta sempre scrupolosamente a seconda del tipo di ecosistema affinché sia benefica per l’ambiente.
Per creare una barriera contro gli agenti erosivi nei campi si dovrebbero prendere in considerazione invece le cosiddette colture di copertura ossia: trifoglio, lupino, meliloto, veccia, erba medica, miscugli di graminacee e leguminose. Così facendo si eviterebbe che durante i periodi stagionali, con l’assenza delle colture, il suolo rimanga nudo.
Fonte: Solo Na Escola
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