Targhe sulle biciclette, assicurazione obbligatoria e limiti di velocità, in UK sta per cambiare la vita dei ciclisti

I ciclisti potrebbero trovarsi limiti di velocità e obbligo di targa e assicurazione. Accade nel Regno Unito, dove il Segretario di Stato per i trasporti Grant Shapps ha segnalato la necessità di un cambiamento nelle leggi stradali. Il motivo? Anche chi va in bicicletta ha le sue responsabilità

Un limite di velocità, probabilmente di 20 miglia orarie (pari a circa 32 km/h), la patente, la targa e l’assicurazione obbligatoria per chi pedala sulle strade inglesi. E per chi viola le regole potrebbero anche scattare delle multe.

È questa la proposta che arriva dal Segretario di Stato per i trasporti UK, Grant Shapps, che – almeno per i suoi detrattori – ha solo il sapore di una provocazione, trovandosi tra l’altro nel bel mezzo di una gara per la leadership dei Tory.

Meno di quindici giorni dopo aver promesso di creare una legge sulla “morte per il ciclismo pericoloso” che tratterà i ciclisti autori di incidenti al pari degli automobilisti, Shapps ha insomma affermato di voler fermare determinati comportamenti sulle strade.

Il motivo è che non sarebbe giusto che se a provocare danni e incidenti siano i ciclisti, nel Regno Unito, non paghino per le loro responsabilità.

Per ora, secondo la proposta di Shapps, la nuova legge potrebbe essere aggiunta al disegno di legge sui trasporti che dovrebbe essere presentato al Parlamento in autunno.

Ma è ancora davvero tutto da vedere. Resta il dilemma e la linea sottile per cui se davvero si vuole puntare sulla mobilità dolce per decongestionare strade e città, fino a quanto può convenire obbligare a pagare anche sulle bici targhe e assicurazioni?

Il crescente mercato delle bici, anche e soprattutto di quelle elettriche, potrebbe subire una battuta d’arresto, togliere ogni alternativa green e sostenibile e far immergere di nuovo gli spostamenti urbani nella realtà di un traffico totalmente inquinante.

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