Alzheimer: fare le pulizie domestiche ridurrebbe il rischio di demenza del 21%, secondo un ampio studio

Secondo una nuova ricerca, cucinare, pulire e fare giardinaggio sono tutte attività che possono ridurre il rischio di sviluppare l'Alzheimer. Il motivo? Secondo i ricercatori le attività fisiche e mentali hanno un effetto protettivo

Lo studio che ha esaminato più di mezzo milione di britannici ha scoperto che la più grande attività protettiva sono le faccende domestiche, le regolari passeggiate a ritmo sostenuto o le gite in bicicletta, che erano collegate a una riduzione del 35% dell’insorgenza dell’Alzheimer.

L’altro fattore vitale era l’incontro con la famiglia e gli amici, che era associato a una riduzione del rischio del 15%.

Lo studio ha esaminato gli effetti di queste attività, nonché le attività mentali e l’uso di dispositivi elettronici nelle persone con e senza un rischio genetico più elevato di demenza.

L’autore dello studio Huan Song, MD, PhD, della Sichuan University di Chengdu., Cina. ha dichiarato:

Il nostro studio ha scoperto che l’esercizio fisico, le faccende domestiche e le visite sociali sono collegate a un rischio ridotto di vari tipi di demenza.

Leggi anche: Alzheimer: nuovo studio rivela un segno di demenza nel sangue che compare con 17 anni di anticipo

Lo studio

Lo studio ha coinvolto 501.376 persone provenienti da un database del Regno Unito senza demenza, e con un’età media di 56 anni.
I partecipanti hanno compilato questionari all’inizio dello studio, incluso uno sulle attività fisiche. È stato chiesto loro con quale frequenza partecipassero ad attività come salire una rampa di scale, camminare e praticare sport faticosi.

È stato anche chiesto loro delle faccende domestiche, delle attività legate al lavoro e del tipo di trasporto che usavano, inclusi camminare o andare al lavoro in bicicletta.

I partecipanti hanno completato un altro questionario sulle attività mentali. È stato chiesto loro del livello di istruzione, se frequentassero corsi di istruzione per adulti, quanto spesso andassero in visita ad amici e familiari, frequentassero pub o club sociali o gruppi religiosi e quanto spesso usavano dispositivi elettronici come computer, TV e telefono.

Inoltre, i partecipanti hanno riferito se avevano familiari stretti con demenza. Ciò ha aiutato i ricercatori a determinare se avevano un rischio genetico per il morbo di Alzheimer. I partecipanti allo studio sono stati seguiti per una media di 11 anni. Alla fine dello studio, 5.185 persone avevano sviluppato la demenza.

I ricercatori hanno scoperto che le persone che erano molto impegnate in modelli di attività tra cui esercizi frequenti, faccende domestiche e visite quotidiane di familiari e amici avevano rispettivamente il 35%, 21% e 15% in meno di rischio di demenza, rispetto alle persone che erano meno impegnate in queste attività.

Quindi, lo studio ha scoperto che impegnandosi più frequentemente in attività fisiche e mentali le persone possono ridurre il rischio di demenza.

I ricercatori hanno anche esaminato i tassi di incidenza della demenza in base a modelli di attività: hanno notato che il tasso di incidenza nelle persone che si esercitavano frequentemente era di 0,45 casi ogni 1.000 anni persona rispetto a 1,59 per le persone che si esercitavano raramente.

Coloro che svolgevano frequentemente le faccende domestiche avevano un tasso di 0,86 casi ogni 1.000 anni-persona, rispetto a 1,02 per le persone che raramente faceva le faccende domestiche.

Le persone che visitavano la famiglia ogni giorno avevano un tasso di 0,62 casi ogni 1.000 anni persona, rispetto a 0,8 casi per coloro che visitavano amici e familiari solo una volta ogni pochi mesi.

Infine, hanno rilevato che tutti i partecipanti hanno beneficiato dell’effetto protettivo delle attività fisiche e mentali, indipendentemente dal fatto che avessero o meno una storia familiare di demenza.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok |   Youtube

Fonte: Neurology

Sull’Alzheimer ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram