Jova Beach Party: tornano le ruspe a distruggere per la seconda volta la spiaggia di Fermo (nonostante tutti sapessero dei danni, non solo al fratino)

La distruzione della spiaggia di Fermo, avvenuta per la seconda volta, è davvero uno schiaffo a tutti gli sforzi fatti per tutelare la biodiversità e difendere gli ecosistemi dunali

Ci troviamo ancora una volta costretti a parlare del Jova Beach Tour, il tour di concerti sulle spiagge organizzato dal cantante Jovanotti, e dei danni che questa serie di eventi sta provocando ai fragilissimi ecosistemi dunali (Leggi spiagge) che ospitano anche rari esemplari di animali e piante.

Il Jova Beach Tour si è svolto per la prima volta nel 2019 e si sta ripetendo quest’estate, dopo due anni di stop dovuto alla pandemia. In alcuni casi, le spiagge scelte per il tour di quest’anno sono le stesse di tre anni fa – e questo non fa che amplificare gli effetti negativi di questi eventi musicali sugli ecosistemi delle spiagge.

È il caso di Fermo, nelle Marche: il litorale della città ospita per ben due volte uno dei concerti del Jova Beach Tour, nel 2019 e nel 2022. Ciò ha provocato la distruzione di un ecosistema dunale fra i più fragili presenti nel nostro Paese, oggetto solitamente (quando non si svolgono i concerti) di eccezionali tutele da parte delle amministrazioni locali.

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Ma andiamo con ordine. nel dicembre del 2017 alcune associazioni ambientaliste presenti nelle Marche (fra cui Legambiente, LIPU, MareVivo) costituiscono un comitato che prende il nome di TAG Costa Mare. Obiettivo di questo comitato è quello di promuovere iniziative di tutela delle spiagge marchigiane, nonché l’istituzione di siti Natura 2000 costieri e marini.

Nel 2019 la spiaggia di Casabianca (Fermo), delimitata come Area di tutela del Fratino, viene destinata dall’amministrazione comunale a ospitare uno dei concerti del tour estivo di Jovanotti: si tratta di un’area protetta, dove fino a quel momento era vietato anche il calpestio da parte di turisti e residenti per preservare la flora e la fauna locali.

Ecco allora che le ruspe entrano in azione sulla spiaggia, distruggendo completamente la vegetazione dunale e dando libero accesso, il giorno del concerto, a più di 30.000 persone che calpestano un’area fino a quel momento interdetta al pubblico.

Il 2020 e il 2021 sono anni interessati dalla pandemia da Covid-19, che ha portato al blocco dei concerti e degli eventi pubblici. In questi due anni l’amministrazione comunale di Fermo mette in atto un piano di restauro ambientale dell’area distrutta dal concerto di Jovanotti: il piano comporta anche l’installazione di talee rare per ricreare un ambiente che fosse il più possibile vicino a quello andato perduto.

Dopo due anni di intenso lavoro di restauro naturalistico che iniziavano a dare i loro frutti, come se nulla fisse accaduto, il sindaco di Fermo annuncia che il paese tornerà a ospitare una delle tappe del Jova Beach Party nel 2022. In pratica, tutti gli sforzi per provare a ripristinare il fragile ecosistema dunale sono stati spazzati via da un colpo di ruspa.

Ieri, 26 luglio 2022, le ruspe sono di nuovo entrate sulla spiaggia di Casabianca distruggendo tutto il lavoro di restauro ambientale avviato e confermando che un evento come il Jova Beach Party è più importante di qualunque norma di tutela, programma di conservazione, progetto di valorizzazione naturalistica possibile – denunciano i membri del Comitato TAG Costa Mare. – Un evento privato che utilizza il suolo pubblico demaniale a fini commerciale gravando sul patrimonio naturale dell’area.

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Fonte: Comitato TAG Costa Mare

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