La colonia greca del VI secolo a.C. restituisce monili e oggetti di raffinato gusto artistico grazie agli scavi condotti nell'area archeologica più grande in Europa
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@Parco Archeologico di Selinunte/Facebook
Un’agorà di quasi 33.000 metri quadrati (che la rende la più grande del mondo antico scoperta fino ad oggi) è stata scoperta a Selinunte. Ma non solo: scoperta anche l’acropoli e i resti di un luogo sacro ai primi coloni greci arrivati in quella che oggi è la Sicilia.
L’opera di scavo è frutto di una collaborazione internazionale fra Institute of Fine Arts (New York) e dell’Università degli Studi di Milano. Nell’area archeologica, sorprendentemente, sono stati ritrovati anche amuleti e oggetti di grande raffinatezza e pregio artistici molto simili a quelli ritrovati in Grecia (più precisamente a Delfi).
Tra questi, un amuleto a forma di falco (simbolo del dio egizio Horo) e una statuina in avorio a forma di sirena, ritrovata in frammenti e ricostruita in laboratorio attraverso un lavoro certosino. Quest’ultimo ritrovamento rappresenta quanto raffinata potesse già essere l’arte della città nel VI secolo a.C.
Ma il ritrovamento forse più interessante è la metà di una matrice in pietra necessaria a dare forma al metallo fuso per creare uno scettro. L’altra metà della matrice era stata ritrovata una decina di anni fa seppellita a poca distanza dal ritrovamento appena annunciato: evidentemente, dopo la creazione dello scettro, le due mezze matrici furono seppellite separatamente per impedire la creazione di un altro oggetto uguale.
Sappiamo che il destino di Selinunte sarà tragico: meno di due secoli più tardi, la città sarà messa a ferro e fuoco dai soldati di Annibale il cartaginese e la gloria della colonia greca sarà sepolta – fino ai ritrovamenti recenti, che accendono nuove luci sulla storia breve ma affascinante di questa città.
Il Parco Archeologico di Selinunte è il più grande d’Europa – ben 270 ettari di natura che ospitano le maestose rovine della città affacciata sul mare. I confini dell’agorà, riportata alla luce grazie ai recenti scavi, mostrano una pianta trapezoidale con al centro un unico monumento di natura funebre – probabilmente la tomba del fondatore della colonia.
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Fonte: ANSA
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