È col cavolo che si combatte la resistenza agli antibiotici! Da broccoli e crucifere la sostanza chiave contro l’antibiotico-resistenza

Una nuova ricerca ha dimostrato come un estratto delle verdure a foglia verde, come cavoli e broccoli, è in grado di contrastare la resistenza agli antibiotici e antimicrobici di alcuni tra i batteri più pericolosi

Le crucifere come cavoli, broccoli e cavolfiori, ormai è risaputo, fanno bene, sono ricche di nutrienti e fibre e povere di grassi. Ma ora una ricerca dimostra come le verdure a foglie verdi, siano la chiave per combattere l’antibiotico-resistenza.

Diversi studi hanno suggerito che possono proteggere la salute del cuore e ridurre il rischio di alcuni tumori, e possono persino rallentare il declino cognitivo legato all’età.

Uno studio dell’Università Ben-Gurion del Negev ha dimostrato che queste verdure crocifere possono anche essere la fonte di un’arma vitale nella lotta contro la resistenza agli antimicrobici.

Gli antimicrobici sono medicinali usati per trattare le infezioni causate da batteri, virus, parassiti e funghi. Tuttavia, a causa dell’uso eccessivo, in particolare di antibiotici, molti agenti patogeni ora sono resistenti a questi medicinali.

Nel 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la resistenza antimicrobica “una delle 10 principali minacce per la salute pubblica globale che l’umanità deve affrontare”.

Man mano che più agenti patogeni diventano resistenti a più antimicrobici, questi medicinali diventano inefficaci, il che significa che le infezioni sono sempre più difficili da trattare.

Quindi, è aperta la caccia a trattamenti alternativi per combattere i microbi che causano malattie.

Leggi anche: Antibiotico resistenza: scoperto il sistema con cui i batteri si scambiano informazioni

Verdure a foglie verdi e DIM

Il nuovo studio ha analizzato un composto, 3, 3,-diindolilmetano (DIM), un derivato dell’indolo-3-carbinolo.

L’indolo-3-carbinolo è formato da glucobrassicina e mirosinasi quando le verdure verdi, come broccoli, cavoli, spinaci e cavolfiori, vengono cotte o masticate. Nell’ambiente acido dello stomaco, viene quindi scomposto in DIM.

Oltre a ottenere DIM da crucifere e verdure a foglia verde, le persone possono anche assumerlo come integratore.

Uno studio ha suggerito che questo potrebbe modulare il metabolismo degli estrogeni nelle persone con malattia proliferativa della tiroide, un altro piccolo studio ha mostrato possibili benefici per le persone con cancro al seno.

Proprietà antimicrobiche

In questo studio, i ricercatori hanno analizzato gli effetti del DIM sui biofilm formati da batteri patogeni, in particolare gram-negativi che hanno un’elevata resistenza agli antibiotici attualmente in uso:  Pseudomonas aeruginosa PAO1, Acinetobacter baumannii, Serratia marcescens e ceppi Providencia stuartii.  In tutti e quattro DIM ha ridotto la formazione di biofilm fino all’80%.

Uno studio ha suggerito che le ferite croniche potrebbero non guarire a causa dei biofilm di P. aeruginosa, quindi i ricercatori hanno anche testato il DIM sulle ferite.

Le ferite trattate con DIM e con il trattamento combinato di DIM e antibiotici hanno mostrato dimensioni della ferita significativamente ridotte. Il DIM da solo ha migliorato e accelerato il processo di guarigione.

Secondo i ricercatori:

Abbiamo dimostrato che il DIM può essere impiegato nella terapia combinata con antibiotici per aumentare il potenziale di questi ultimi nel trattamento dei batteri resistenti ai farmaci. Ciò indica una strategia potenzialmente promettente per l’eradicazione dei complessi di biofilm in ambito medico.

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Fonte: MDPI

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