Gli incendi che stanno divampando in tutta Europa sembrano l’inferno di Dante

L’ondata di caldo ha portato molti incendi e distruzione nell’Europa meridionale in una misura tale da lasciare luoghi, anche, turistici simili all’inferno di Dante

Fiamme, fiamme alte, e arbusti bruciati, a creare uno scenario apocalittico di rara immaginazione. Dal Portogallo alla Francia, passando per una torrida Spagna (ma non meno in Italia), lo scenario è sempre lo stesso e assomiglia più ai gironi infernali di Dante che al suo Paradiso.

In Europa, ettaro dopo ettaro brucia tutto: da ovest a est, ogni giorno migliaia di persone sono costrette a evacuare e a trovare rifugio altrove, case e campeggi minacciati dalle fiamme che avanzano divorando intere foreste e campi.

Nelle ultime ore essere più colpite sono state alcune regioni della Francia, del Portogallo e della Spagna. Inserite tra le zone più a rischio dall’European forest fire information system (Effis), sono vittima del caldo torrido che ha portato i termometri a indicare più di 40°C.

Francia

Sono più di 12mila le persone che sono state evacuate nel dipartimento francese di Gironda, nel sud-ovest del Paese.

L’incendio continuerà a diffondersi finché non sarà stabilizzato», ha affermato Vincent Ferrier, viceprefetto del comune girondino Langon. Da martedì sono stati distrutti 10.500 ettari di vegetazione, mentre nella scorsa notte sono scoppiati altri roghi nel vicino La Teste-de-Buch sulla costa atlantica.

Portogallo e Spagna

Secondo il ministero della Salute portoghese, sono 238 le vittime dell’ondata di caldo nella settimana tra il 7 e il 13 luglio, soprattutto anziani.

Manterremo un’estrema vigilanza questo fine settimana – dice il comandante dell’autorità di emergenza e protezione civile Andre Fernandes. Dall’inizio dell’anno, il Portogallo ha visto bruciare 39.550 ettari fino a metà giugno.

In Spagna, dove le temperature hanno raggiunto i 45,7°C, è la parte sud del Paese ad essere la più colpita. Nella Costa del Sol, quella che va da Malaga a Gibilterra, 3mila persone sono state evacuate a cuasa del fuoco arrivato sino alle porte di Mijas. Ma interessato anche il parco nazionale di Monfragüe, nel comune di Caceres di Casas de Miravete nella regione di Estremadura, al confine con il Portogallo.

La situazione in Italia

Anche in Italia continuano a divampare incendi, complici le alte temperature e la mancanza di piogge: dal gennaio scorso ad oggi, nel nostro Paese sono andati in fumo ben 229,30 chilometri quadrati di boschi e foreste a causa di 204 roghi di importanti dimensioni.

Sono i dati che emergono dagli ultimi dati dell’EFFIS, il sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi della Commissione europea.

Secondo i dati aggiornati, la superficie di 229,30 kmq andata a fuoco nei primi 200 giorni di quest’anno in tutta Italia rappresenta circa il 15% del bilancio degli incendi dell’intero 2021 (che si chiuse con addirittura 1.505,52 kmq bruciati per un totale di 659 roghi) e circa il 40% degli incendi del 2020 (che fece registrare invece 538,07 kmq bruciati e 498 roghi). Insomma, un dato che parrebbe in calo, anche se al bilancio di quest’anno mancano ancora oltre cinque mesi e soprattutto le prossime settimane di luglio e agosto.

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