Rimuovere le zecche dal pelo del proprio amico a quattro zampe può rivelarsi più complesso del previsto e rischioso: vi spieghiamo come procedere in modo sicuro
Nonostante le loro ridotte dimensioni, le zecche rappresentano una grande minaccia per i nostri amici a quattro zampe, specialmente nel periodo primaverile e in quello estivo. Oltre a causare irritazioni dolorose, questi parassiti possono trasmettere diverse malattie, ad esempio la temuta Leishmaniosi, malattia di Lyme e la babesiosi.
Per questo motivo la prevenzione con antiparassitari è fondamentale per proteggere i nostri cani e gatti. Inoltre, le zecche sono molto abili a nascondersi e rimuoverle può rivelarsi complesso.
Solitamente le zone preferite dalle zecche sono le parti del corpo dove la cute è sottile, ovvero la testa, collo, all’interno, alla base del padiglione auricolare e le dita delle zampe. Queste sono le aree in cui bisogna controllare in maniera molto accurata se si sospetta un’infezione da zecche. Ma come rimuoverle in maniera sicura?
Come anticipato, la loro rimozione può risultare piuttosto complicato dato che si attaccano molto bene alla cute e può anche succedere che si riesca ad asportare il corpo del parassita lasciando la testa attaccata alla pelle. Nei casi più delicati sarebbe meglio quindi ricorrere all’aiuto del veterinario. Ma si può anche procedere da soli seguendo alcuni accorgimenti, come ci spiega la dottoressa Anna Chiara Peluso:
La tecnica migliore consiste nell’afferrare saldamente la testa della zecca con una pinzetta sottile o con le dita (muniti di guanti), quanto più vicino alla cute e, ruotando leggermente, tirare. La cosa indispensabile è assicurarsi di rimuovere la zecca per intero senza lasciare la testa inserita nella cute perché questa potrebbe causare un’infezione localizzata con la comparsa di un granuloma da corpo estraneo o di un’ulcera.
Gli errori da non fare
Durante quest’operazione delicata è importantissimo ricordarsi di “non stressare” la zecca nel tentativo di staccarla. Il parassita, infatti, potrebbe rigurgitare il pasto di sangue con all’interno agenti patogeni infettivi per i nostri animali e per noi. Da evitare categoricamente l’uso di olio o alcol ed è sconsigliato anche afferrarla per il corpo.
Inoltre, per avere la conferma dell’eventuale presenza di questi artropodi sarebbe meglio evitare di utilizzare un pettine come fanno molti perché se dovesse incontrare una zecca saldamente attaccata la strapperebbe via in maniera non corretti. Lo “strumento” più indicato restano le nostre mani, che vanno protette con guanti.
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