Tutto quello che devi sapere sul legame tra vitamina D e cancro al seno

Il legame tra vitamina D e cancro al seno potrebbe salvare la vita a centinaia di persone. Lo spiega uno studio, secondo cui la vitamina D potrebbe aumentare le possibilità di sopravvivenza al cancro. Vediamo insieme perché.

Il legame tra vitamina D e cancro al seno potrebbe salvare la vita a centinaia di persone. Lo spiega uno studio, secondo cui la vitamina D potrebbe aumentare le possibilità di sopravvivenza al cancro. Vediamo insieme perché.

La vitamina D è una vitamina essenziale per la salute generale del nostro corpo, prodotta principalmente dal nostro organismo in seguito all’esposizione al sole e presente in alcuni alimenti. Ha il compito principale di garantire il corretto funzionamento del metabolismo delle ossa, aiutare il nostro corpo ad assorbire il calcio e proteggere i muscoli e il cuore.

Tuttavia, essendo scarsamente presente negli alimenti, un’eventuale carenza di vitamina D è estremamente comune e può favorire l’insorgenza di alcune patologie come malattie cardiache, diabete e talvolta cancro.

Secondo un recente studio dell’American Society of Clinical Oncology, avere abbastanza vitamina D al momento della diagnosi è associato a migliori esiti nel percorso di guarigione dal cancro al seno. Vediamo insieme i dettagli dello studio.

Leggi anche: Vitamina D: così ti allunga la vita! Scoperto un altro motivo per assumerne di più

Lo studio

I ricercatori dello studio, hanno analizzato le relazioni tra i livelli sierici di vitamina D e gli esiti del cancro al seno, in un ampio campione di pazienti sopravvissuti al cancro al seno.

Nello specifico, hanno misurato i livelli di vitamina D al momento della diagnosi e i risultati di sopravvivenza 10 anni dopo in quasi 4.000 persone.

Inoltre, hanno evidenziato come l’assunzione di integratori di vitamina D, l’indice di massa corporea e l’etnia sono tutti fattori che influiscono sui livelli di vitamina D presenti nel sangue. Per esempio, le donne nere avrebbero un tasso di mortalità per cancro al seno più elevato rispetto alle donne bianche.

Pertanto, dallo studio emerge che livelli sufficienti di vitamina D al momento della diagnosi sono stati associati a una migliore prognosi del cancro al seno e che le persone che mantengono livelli sufficienti di vitamina D durante e oltre il trattamento del cancro al seno hanno netti miglioramenti per la salute generale.

Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche prima di giungere a qualsiasi conclusione sul ruolo della vitamina nell’esito del cancro.

Come integrare la vitamina D al meglio

La vitamina D si può ottenere dall’esposizione al sole oppure si può assumere soltanto da pochi alimenti, tra cui:

  • olio di fegato di merluzzo
  • trota
  • salmone
  • funghi
  • latte e succhi fortificati
  • cereali fortificati

Tuttavia, esistono gruppi di persone che potrebbero aver bisogno di una maggiore integrazione come:

  • donne in post-menopausa
  • uomini e donne che assumono steroidi a lungo termine
  • anziani
  • persone in attesa e che allattano
  • persone con malattia renale cronica
  • persone con malattia paratiroidea
  • persone con obesità

Inoltre, anche gli individui di colore hanno bisogno da 5 a 10 volte in più di vitamina D, questo perché la maggiore concentrazione di melanina nella pelle scura riduce la formazione di vitamina D data dall’esposizione al sole.

Oltre al colore della pelle, la concentrazione di vitamina D dipende anche da altri fattori come l’adiposità, la pigmentazione della pelle, i polimorfismi delle proteine ​​leganti la vitamina D e la genetica.

Assicurati di assumere abbastanza vitamina D per la salute generale del tuo organismo, altrimenti ricordati sempre di rivolgerti al tuo medico e nutrizionista.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Leggi anche:

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram