L'applicazione combinata di repellenti contro le zanzare e protezione solare, talvolta necessaria, può essere molto rischiosa per la nostra pelle: ecco come fare per non sbagliare
La protezione dalle punture di zanzare, spesso, non è disgiunta da quella dai raggi ultravioletti del sole: mentre siamo all’aria aperta, in campagna, la nostra pelle è infatti esposta tanto al rischio di punture di insetto quanto di eritemi e arrossamenti dovuti ai raggi solari.
Ci troviamo quindi a dover applicare sulla nostra pelle, contemporaneamente, prodotti repellenti contro le zanzare e protezioni solari. Ma è sicura questa pratica? Quali sono i rischi per la nostra pelle e come questi due tipologie di prodotti interferiscono l’una con l’altra?
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Sconsigliamo l’applicazione di prodotti “due in uno”, che assicurano protezione dalle punture di insetto come dai raggi solari e per un motivo di logica: sappiamo che l’applicazione della protezione solare deve essere rinnovata frequentemente (ogni due o tre ore) per mantenere alta la sua efficacia – soprattutto se in quel lasso di tempo si suda o ci si fa il bagno al mare o al lago.
I repellenti per zanzare, al contrario, devono essere applicati con moderazione sulla pelle senza farne abuso per non rischiare di esporre la cute a un eccesso di sostanze chimiche potenzialmente nocive. Solitamente, quindi, basta un’unica applicazione per l’intera giornata (soprattutto per i bambini piccoli).
Inoltre, mentre è talvolta necessario applicare la protezione solare anche sotto gli indumenti (magari quelli in tessuti traspiranti come il cotone e in colori molto chiari), lo stesso non vale anche per il repellente, che deve essere applicato al di sopra dei vestiti e solo sulle porzioni di pelle non coperte dai tessuti.
Il nostro consiglio è quello di comprare due prodotti separati – uno per proteggersi dalle punture di insetto e uno contro le scottature – e di utilizzarli in tempi e modalità diversi: iniziamo applicando subito la crema solare (ricordandoci di ripetere l’applicazione ogni due ore) e applichiamo poi il repellente dopo una ventina di minuti. In questo intervallo di tempo la protezione solare avrà modo di penetrare nella pelle.
Attenzione poi ai repellenti naturali che possono contenere nella loro composizione composti fotosensibilizzanti (come gli oli essenziali di agrumi) che possono quindi aumentare la sensibilità della pelle ai raggi solari: dopo l’applicazione di questi prodotti, meglio evitare di esporsi al sole.
La stessa raccomandazione vale anche per i prodotti lenitivi che si applicano dopo la puntura di insetto e che contengono, oltre a una piccola parte di antistaminico per attenuare il prurito, anche un composto chimico detto isotipendile cloridrato: si tratta di un fotoallergene che può acuire fenomeni di eritema solare ed eruzioni cutanee sulle zone esposte al sole dopo l’applicazione del prodotto.
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Fonte: 60 Millions
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