Allarme grano, raccolti decimati e prezzi alle stelle: +6,5% in un giorno

Inflazione alle stelle e allerta per il prezzo del grano che in un solo giorno è volato al +6.5% a livello globale, battendo un nuovo record. La produzione è intanto in ginocchio per via della siccità e della crisi climatica, che hanno provocato un forte calo produttivo per il corrente anno

Inflazione alle stelle con prezzi del grano che schizzano ancora di più. In un solo giorno il celerale ha visto un aumento del +6,6% in tutto il mondo. Mai prezzi così alti sono stati registrati fino ad ora.

A darne notizia è il rapporto redatto della Coldiretti a conclusione del Chicago Board of Trade dove, dopo un periodo di apparente ribasso dei costi, il grano e il mais hanno toccato rispettivamente 8,91 dollari e 6,23 dollari a bushel.

Se da un lato lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha messo in crisi il sistema delle importazioni globali di grano e mais, la siccità e il cambiamento climatico danno il colpo finale a una situazione già troppo precaria. Interi raccolti da nord a sud sono stati decimati dal caldo estremo e dagli incendi della stagione.

La quotazione evidenzia il forte calo produttivo che ha coinvolto le principali aziende a livello globale nell’anno 2022. Si ipotizza che tale calo ammonti a 769 milioni, “per effetto della riduzione in Ucraina con un quantitativo stimato di 19,4 milioni di tonnellate, circa il 40% in meno rispetto ai 33 milioni di tonnellate previsti per questa stagione ma anche negli Stati Uniti (46,8 milioni) e in India (105 milioni)” si legge nell’analisi della Coldiretti.

Per l’Italia la produzione del grano vedrà un taglio complessivo del minimo 15% e massimo 30% nelle regioni più colpite dal deficit idrico.

Il raccolto dovrebbe attestarsi attorno ai 6,5 miliardi di chili a livello nazionale su una superficie totale di 1,71 milioni di ettari coltivati fra grano duro per la pasta (1,21 milioni di ettari) e grano tenero per pane e biscotti (oltre mezzo milione di ettari), afferma la Coldiretti.

Intanto i timori per le inevitabili conseguenze di questo rincaro sono moltissimi e non solo per l’economia del nostro Paese e per la spesa delle famiglie italiane.

Nelle zone più povere del mondo, già dilaniate da fame estrema ed epidemie, l’inflazione delle materie prime potrebbe provocare una crisi alimentare globale.

Fonte: Coldiretti

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