È tutta italiana l’innovativa turbina autorotante e a geometria variabile che migliorerà l’efficienza dell’eolico domestico

Si chiama Airon e mira a superare alcuni limiti dell’eolico: queste turbine, infatti, hanno eliche che non si muovono sono in verticale o in orizzontale ma presentano geometria variabile, mirando ad ovviare al problema della direzione del vento, critico anche per le soluzioni domestiche come l’eolico da balcone. Il brevetto, tutto italiano, è stato depositato dal progettista toscano Aldo Benincasa

Eliche autorotanti e a geometria variabile che mirano a superare i limiti dell’eolico: le turbine classiche, infatti, generalmente si muovono o in orizzontale o in verticale, ma quelle di Airon, marchio registrato, sono autorotanti e a geometria variabile.

In questo modo il dispositivo può funzionare indipendentemente dalla direzione del vento, un problema per tutto l’eolico, incluso il mini e il micro, di interesse per i consumi domestici. Se fosse confermato su larga scala, sarebbe un goal per l’eolico e per tutte le rinnovabili.

Turbina eolica innovativa che impiega un sistema con diverse eliche, ciascuna a due pale, su uno stesso asse orizzontale, autorotanti e inserite su una struttura a palo verticale – si legge sul brevetto tutto italiano depositato dal progettista toscano Aldo Benincasa – Caratterizzato dal fatto che ogni elica agisce in modo da permettere una stessa rotazione del sistema, per qualsiasi direzione del vento

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In altre parole, quando una pala si trova in posizione verticale, quindi con il massimo sfruttamento energetico del vento, l’altra opposta si trova in orizzontale, quindi con il minimo impegno. L’architettura è dotata di un sistema di sicurezza per venti superiori a 25m/s.

airon turbina autorotante

©Benincasa Innovazioni

Nella presente domanda di brevetto si è studiato un particolare sistema a doppia rotazione: orizzontale e verticale al contempo – si precisa sul testo del brevetto – Tale innovazione permette una più performante efficienza energetica sia per piccole turbine, per impianti microeolici da utilizzare in ambienti domestici, che per turbine di maggiori dimensioni, posizionabili in situazioni ambientali con presenza di correnti di masse d’aria superiori

Per ora abbiamo solo il prototipo e funziona. Presto, dunque, per gridare il definitivo Eureka, ma la soluzione promette davvero bene.

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Fonti: Benincasa Innovazioni /  Benincasa Innovazioni/Youtube

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