Una diagnosi precoce di demenza può prolungare la qualità della vita. Uno studio ci indica di prestare attenzione ai cambiamenti nei capelli che possono verificarsi nelle fasi iniziali della malattia.
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Al giorno d’oggi non esistono farmaci in grado di rallentare la progressione dell’Alzheimer e per questo una corretta diagnosi precoce può prolungare la qualità della vita di chi ne è affetto.
Infatti, grazie ai progressi della scienza le diagnosi di demenza sono triplicate di anno in anno, garantendo ai soggetti i tempi per le giuste cure.
Prestare attenzione a quei semplici sintomi che ne indicano la comparsa è dunque fondamentale, tra questi i cambiamenti nei capelli e nella pelle sarebbero segnali premonitori soprattutto nelle fasi iniziali della malattia da non sottovalutare.
Ha spiegarlo è uno studio, secondo cui lesioni cutanee, soprattutto nei capelli e nelle unghie, sarebbero associate alla demenza e potrebbero essere segnali fondamentali per una diagnosi precoce.
Demenza e cambiamenti nei capelli e nella pelle
Ancora oggi è poco chiara la patogenesi della demenza e sono stati identificati molti fattori di rischio. Tra tutti i sottotipi di demenza, il morbo di Alzheimer è il più comune, rappresentando il 43,5% di tutti i casi.
Lo studio sopra citato mira ad analizzare la relazione tra Alzheimer e diversi tipi di malattie della pelle e fornire suggerimenti basati su queste associazioni, che possono dare a dermatologi e neurologi una nuova prospettiva sulla relazione tra malattia di Alzheimer e malattie della pelle.
È stato evidenziato come il declino cognitivo sia spesso accompagnato da lesioni cutanee come piaghe (ferite della pelle dovute ad una pressione prolungata), ma anche escoriazioni, micosi e le ferite post-traumatiche dovute al disturbo dell’andatura. Tali lesioni si verificherebbero prevalentemente nei capelli e nelle unghie.
In particolare, è stata rilevata una correlazione tra malattia di Alzheimer e mutazioni in alcuni specifici geni, le quali porterebbero a effetti collaterali cutanei come:
- eruzioni cutanee,
- cambiamenti del colore dei capelli
- aumento dei rischi di cancro della pelle
La ricerca ha, inoltre, rilevato che il 70% dei campioni di capelli di pazienti con malattia di Alzheimer era caratterizzato da:
- capelli che non crescevano più
- capelli che si rompevano facilmente
Di conseguenza, i capelli assumevano spesso un aspetto grossolano e non omogeneo.
Fonte: PubMed
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