Nei pressi del più importante lago d'Irlanda è stata fatta un'emozionante scoperta: a causa della siccità è emerso un isolotto artificiale, risalente al periodo medievale
La siccità, causata dalle ondate di calore record, sta colpendo diverse aree del mondo, non soltanto il nostro Paese. E dai fiumi e bacini d’acqua rimasti a secco stanno emergendo diversi tesori nascosti (persino intere città rimaste sepolte per secoli). L’ultimo eccezionale ritrovamento è avvenuto in Irlanda nel Nord, nei pressi del Lough Neagh, il più grande lago dell’arcipelago britannico.
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Qui negli scorsi giorni i membri del Loup & District Historical Society si sono imbattuti in un antichissima isola artificiale, realizzata nel Medioevo. In questa zona il caldo intenso ha fatto prosciugare un’intera area paludosa nel Sud di Londonderry, città irlandese conosciuta anche come Maiden City ed è così che è tornato alla luce un crannog, che sarebbe stato realizzato dai Celti.
I crannogs (il cui termine deriva dall’antico irlandese crannóc che sta per albero) non erano altro che isolotto artificiali che venivano costruiti per gli insediamenti umani.
Nella maggior parte dei casi queste strutture erano in legno o argilla, ma quello appena rinvenuto ha destato la curiosità degli archeologi, visto che è costruito in pietra. E secondo gli esperti del Loup & District Historical Society sull’isolotto non ci abitava gente comune, ma era stato concepito per i sovrani.
“Crediamo che fosse un luogo per i re più importanti di quell’epoca” ha dichiarato alla BBC Sean Corey della Loup Historical Society. Ma per saperne di più su quell’antico isolotto e sul suo ruolo bisognerà attendere ulteriori studi.
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Fonti: Loup & District Historical Society/BBC
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