La vitamina D è una molecola la cui presenza nel nostro corpo deve essere bilanciata accuratamente. Se una carenza può essere dannosa, un'eccesso è altrettanto pericoloso e può portare all'insorgenza di problemi gravi.
Anche se la Vitamina D è fondamentale per il nostro benessere, abusarne porta inevitabilmente ad avere problematiche serie che non vanno assolutamente sottovalutate.
Partiamo subito con il dire che è davvero difficile superare la soglia di Vitamina D che possiamo assumere in modo sicuro ogni giorno soltanto mangiando o esponendosi al sole. Proprio per questo motivo, ciò a cui devi stare attenta è assumere il giusto quantitativo di integratori di vitamina D oppure cibi rinforzati che ne contengono di più del normale, perché sono questi che possono portarti ad avere un’eventuale intossicazione da vitamina D. Come specificano anche dall’Ospedale Bambino Gesu:
Le ipervitaminosi (eccesso di vitamina D) si verificano esclusivamente per un’eccessiva somministrazione di farmaci che contengono vitamina D. Non si conoscono casi di ipervitaminosi causati da eccessiva esposizione al sole o da eccessiva assunzione di alimenti che contengono vitamina D. I sintomi dell’ipervitaminosi sono causati dall’eccessivo assorbimento di calcio che determina un aumento della calcemia (concentrazione di calcio nel sangue), nausea, vomito, diarrea e, se l’ipervitaminosi si protrae nel tempo, danni renali e cardiaci causati dal deposito di calcio nel rene e nel cuore.
Un altro modo in cui il nostro corpo assume questa molecola fondamentale per la salute delle nostre ossa è, infatti, tramite i raggi del sole. Infatti, quando veniamo irradiati dalla stella del nostro sistema, il 7-deidrocolesterolo presente sulla nostra pelle viene automaticamente trasformato in vitamina D.
Avere un eccesso di vitamina D troppa può causare problemi come:
- ipercalcemia, ovvero un’elevata assunzione di calcio
- sonnolenza
- debolezza
- mal di testa ricorrente
- irregolarità del battito cardiaco
- perdita di appetito
- dolori muscolari e articolari
Con il tempo, a questi disturbi si potrebbero sommare anche problematiche come minzione frequente, senso di sete eccessivo, nervosismo immotivato, prurito eccessivo e addirittura potrebbe portare all’insorgenza di calcoli renali. Ad ogni modo, non va sottovalutata nemmeno la carenza di questa preziosa molecola: può portare a soffrire di osteoporosi e demenza.
Qual è la dose ottimale di Vitamina D?
Di solito, gli integratori per aumentare l’assunzione di Vitamina D vengono prescritti soprattutto ai neonati, alle donne in gravidanza e alle persone dai 65 anni di età in su. Ma controllare con un analisi del sangue la vitamina D è un’esame che andrebbe fatto ciclicamente in quanto la carenza di vitamina D sta interessando sempre più persone dei Paesi occidentali con conseguenze su più fronti. Qual è dunque la dose giusta che andrebbe assunta per evitare di rimanere a corto?
Se stai seguendo una terapia, fai riferimento sempre a ciò che ti ha consigliato il medico e ricorda che, in media, una persona adulta può assumere fino a 15 microgrammi al giorno di vitamina D – le quantità variano in base all’età e dal tempo trascorso fuori casa. Ultimamente però studi e ricerche hanno alzato il dosaggio giornaliero necessario:
Leggi anche: