La lavanda può essere utilizzata per arricchire piatti salati a base di carne e pesce, ma anche per profumare creme, biscotti e gelati: vediamo come fare
Tutti conosciamo e apprezziamo la lavanda per il suo colore viola e per il suo inconfondibile profumo che ha il potere di alleviare lo stress, il mal di testa, e di aiutarci nel rilassamento favorendo il buon sonno. Ma sapevate che questa pianta può essere utilizzata anche in cucina?
L’utilizzo di questa pianta per la realizzazione di cosmetici o medicamenti naturali è attestata sin dall’antichità: si pensi che già gli antichi romani utilizzavano la lavanda per detergere il corpo e profumare l’acqua del bagno, o facevano uso della pianta per realizzare un “medicinale” naturale contro la nausea e i dolori intestinali.
Ma la lavanda può essere utilizzata anche per la preparazione di pietanze dolci e salate – non diversamente da altre piante aromatiche il cui utilizzo in cucina è più diffuso, come ad esempio il rosmarino e la menta. C’è però da fare una distinzione importante: la lavanda che si utilizza nella cosmetica e nei profumi non è la stessa che può essere utilizzata per cucinare.
Si tratta infatti di due varietà diverse della stessa pianta: la lavanda francese (Lavandula officinalis) ha un contenuto maggiore di olio essenziale e viene usata nell’industria della cosmesi, per la realizzazione di saponi e medicamenti naturali; la lavanda inglese (Lavandula angustifolia) o “vera” lavanda può essere utilizzata in cucina poiché ha un sapore e un profumo più delicati.
Cucinare con la lavanda
Possiamo acquistare i fiori di lavanda inglese essiccati online o nei negozi di prodotti biologici e utilizzarli per arricchire di profumo biscotti e torte, ma attenzione alla quantità: basta anche solo mezzo cucchiaino di fiori triturati per dare un intenso aroma di lavanda alla preparazione.
In alternativa, possiamo aggiungere i fiori di lavanda tritati al latte o alla panna che utilizzeremo per preparare creme, budini o gelati: il risultato sarà un dessert profumatissimo e dal sapore avvolgente e intenso. Se non vogliamo triturare i fiori, possiamo aggiungerli interi al miele o nel barattolo dello zucchero: in questo modo rilasceranno gli oli essenziali e doneranno ai nostri dolcificanti un profumo buonissimo.
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Ma la lavanda non è appannaggio esclusivo delle preparazioni dolci: possiamo aggiungerla anche a pietanze salate ricche di grassi e dal sapore forte, che ben si abbineranno al sapore altrettanto intenso della pianta. Piatti a base di pesce (tonno e salmone) o di carne, ma anche pietanze ricche di burro in cui avremo fatto rosolare i fiori di lavanda.
Infine, possiamo usare la lavanda per aromatizzare cremosi risotti: l’abbinamento ideale in questo caso è con il limone. Attenzione però a non utilizzare la lavanda nella panificazione o nella realizzazione di impasti di pizza e focacce: la pianta è un antimicrobico, e questa sua proprietà impedirebbe una corretta lievitazione dell’impasto.
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