Le immagini raccolte dal satellite Copernicus Sentinel-3 mostrano la gravissima situazione sulle Alpi, dove il manto nevoso ha raggiunto il minimo storico. La causa è da ricercare nella siccità che ormai contraddistingue da mesi tutto il Nord Italia.
Gli effetti della grave siccità che da mesi attanaglia il Nord Italia, si fanno ancora più evidenti con le temperature calde e l’avvicinarsi dell’estate.
Infatti, secondo il Centre d’Etudes Spatiales de la Biosphère (CESBIO – Center for Space Studies of the Biosphere), dopo un inverno caratterizzato da scarse precipitazioni, l’area del manto nevoso quest’anno ha raggiunto il suo minimo storico.
Il manto nevoso residuo, evidenziato in rosso per distinguerlo dalle nuvole, è ben visibile in questa immagine acquisita in data 14 giugno 2022 dal satellite Copernicus Sentinel-3.
Il programma di osservazione della Terra dell’Unione Europea Copernicus fornisce, tramite le acquisizioni dei propri satelliti, informazioni sullo stato di salute del nostro pianeta.
Le cosiddette Sentinelle osservano giornalmente le terre emerse, gli oceani e l’atmosfera, offrendo un contributo scientifico determinante alla comprensione dei cambiamenti climatici e alla gestione delle emergenze.
Il monitoraggio della copertura nevosa e dei ghiacci rappresenta un parametro cruciale per una vasta serie di applicazioni, a causa della loro forte influenza sul ciclo dell’acqua e sui flussi di energia scambiati dalla superficie terrestre.
Le informazioni sulla copertura nevosa e dei ghiacci vengono disseminate dal Copernicus Land Monitoring Service tramite il prodotto Snow and Ice Monitoring, che offre dati ad alta risoluzione quasi in tempo reale, che vengono utilizzati per monitorare l’area del manto nevoso, le condizioni dello stato della neve, l’area della neve persistente e la copertura del ghiaccio.
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Fonte: Copernicus
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