Piogge record, frane e inondazioni fanno chiudere il parco di Yellowstone: non accadeva dal 1988

L'improvviso scioglimento delle nevi invernali, unito al maltempo di questi giorni, ha provocato danni ingenti ad uno dei parchi più famosi degli Stati Uniti

Inondazioni record e smottamenti a seguito dei forti temporali degli ultimi giorni stanno minacciando uno dei parchi naturali più famosi e visitati degli Stati Uniti – quello di Yellowstone, che copre un’area di oltre 9.000 chilometri quadrati comprendente tre Stati (Wyoming, Montana, Idaho) e che resterà chiuso al pubblico finché non saranno effettuati rilievi e valutazioni dei danni.

L’intera area del parco rimarrà quindi interdetta a tutti i visitatori, compresi quelli che hanno prenotato per le attività di camping, almeno fino a domani: le autorità locali stanno infatti valutando i danni inflitti dal maltempo a strade, piogge e altre strutture.

Nella storia del parco nazionale, solo un’altra volta era accaduto che tutti e cinque gli ingressi dislocati nel territorio dei tre Stati fossero chiusi contemporaneamente: nel giugno del 1988, una serie di devastanti incendi a catena provocati da un fulmine che aveva bruciato un albero costrinse i gestori dell’area protetta a vietare l’ingresso ai visitatori.

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La zona maggiormente colpita sembra essere quella settentrionale, dove si registrano guasti a strade e ponti, piccole frane e smottamenti di fango: questi danni sono stati provocati dall’esondazione del fiume Gardiner, che scorre proprio lungo l’ingresso nord del parco. Inoltre, l’accesso all’energia elettrica è stato interrotto in diverse aree del parco.

Acquazzoni torrenziali e piogge forti stanno affliggendo da alcuni giorni diverse aree del parco: secondo il servizio di gestione di Yellowstone, si tratta di volumi idrici del tutto inediti per l’area e per la stagione praticamente estiva.

Ma non solo: l’improvviso aumento delle temperature negli ultimi tre giorni ha anche accelerato lo scioglimento della neve che durante l’inverno si era accumulata nelle quote più alte del parco e che è defluita in forma liquida a valle, peggiorando la situazione di allagamento.

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Fonti: The Guardian / Yellowstone National Park

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