Secondo una recente ricerca i pazienti con diabete, colesterolo o pressione alta hanno un rischio più elevato di sviluppare il morbo di Alzheimer, e tutto sarebbe connesso a uno specifico gene
Il morbo di Alzheimer è la principale causa di demenza negli anziani, e la settima causa di morte più comune. È una malattia progressiva debilitante, che inizia con una lieve perdita di memoria e distrugge lentamente la funzione cognitiva.
Da oltre 20 anni, gli scienziati sanno che le persone con ipertensione, diabete, colesterolo alto o obesità hanno una maggiore probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer.
Tutte le condizioni possono influenzare il cervello, danneggiare i vasi sanguigni e portare a ictus. Ma la connessione tra le malattie vascolari nel cervello e l’Alzheimer è rimasta inspiegabile nonostante gli intensi sforzi dei ricercatori.
Ora, uno studio condotto da ricercatori del Vagelos College of Physicians and Surgeons della Columbia University ha scoperto un possibile meccanismo.
Leggi anche: Alzheimer: studio svela il legame con questo specifico zucchero
Lo studio
Lo studio ha scoperto che un gene chiamato FMNL2 collega la malattia cerebrovascolare e il morbo di Alzheimer, e suggerisce che i cambiamenti nell’attività di FMNL2 causati dalla malattia cerebrovascolare impediscono l’eliminazione delle proteine tossiche dal cervello, portando infine allo sviluppo del morbo.
La scoperta potrebbe portare a un modo per prevenire l’Alzheimer nelle persone con ipertensione, diabete, obesità o malattie cardiache.
I ricercatori hanno studiato il cervello umano post mortem, e hanno riscontrato una maggiore espressione di FMNL2 nelle persone con malattia di Alzheimer.
Il team sta attualmente studiando altri geni che potrebbero essere coinvolti nell’interazione tra Alzheimer e malattie cerebrovascolari, che, insieme a FMNL2, potrebbero fornire approcci futuri per lo sviluppo di farmaci.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Springer
Sull’Alzheimer ti potrebbe interessare:
- Alzheimer: se non senti bene questi odori potrebbe essere un segnale precoce di demenza (e ha a che fare con il diabete)
- Alzheimer: la lista di domande da porsi per non sottovalutare i sintomi (e scambiarli per semplice “vecchiaia”)
- Alzheimer: questo è il miglior frutto da mangiare ogni giorno per prevenirlo (e non è la mela)
- Uno stile di vita sano aumenta le aspettative di vita delle persone con Alzheimer e ritarda la comparsa della demenza