Omega3: 7 sintomi e segnali che ti invia il corpo quando ne sei pericolosamente a corto

Poiché l’omega-3 non è naturalmente prodotto dal nostro organismo, è necessario introdurlo attraverso il cibo o specifici integratori. Per questo, è molto probabile sviluppare una carenza di omega-3, vediamo insieme quali sono i principali segnali che il tuo corpo potrebbe inviarti se ne sei a corto.

Gli effetti benefici degli acidi grassi omega-3 sulla salute generale e del cuore sono oggetto di numerose ricerche, le quali confermerebbero il loro ruolo nel minimizzare i rischi di numerose malattie, tra cui quelle cardiovascolari. Definiti anche “grassi buoni” ed essenziali, gli omega 3, insieme agli omega 6 non sono prodotti dal corpo, ma sono indispensabili per ridurre l’infiammazione, rafforzare il sistema immunitario e contrastare i pericolosi coaguli nel flusso sanguigno.

Poiché gli omega-3 non sono naturalmente prodotti dal nostro organismo, è necessario introdurli attraverso il cibo o, quando necessario, con specifici integratori. Infatti, è molto facile sviluppare una carenza di omega-3 se non seguiamo una dieta equilibrata e ricca di acidi grassi. Ma cosa succede al nostro organismo se rimane a corto di omega 3? Quali sono i principali segnali che il tuo organismo potrebbe inviarti e i sintomi da non sottovalutare? (Leggi anche: Omega 3: ecco quanti grammi dovresti assumerne ogni giorno per abbassare la pressione sanguigna)

Fabbisogno giornaliero e carenza di omega-3

Gli acidi grassi omega-3 possono essere di tre tipi:

  1. l’acido docosaesaenoico (DHA),
  2. l’acido eicosapentaenoico (EPA) e
  3. l’acido alfa-linolenico (ALA).

Ma qual è il fabbisogno giornaliero di cui un adulto ha bisogno? Secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) per un adulto sano lo 0,5% dell’apporto energetico totale giornaliero dovrebbe provenire da acidi grassi. Volendo fare un esempio, con un apporto medio di 2400 kcal , almeno 1,3 grammi dovrebbe essere costituito da omega 3 e in particolare dall’acido alfa-linolenico.

Poiché non esiste alcun test o analisi in grado di rilevare un’eventuale carenza di omega-3, è importante attenzionare alcuni sintomi e segni specifici.

Sintomi di una carenza da omega 3

Uno tra questi è sicuramente quello più grave dell’infiammazione cronica o dei problemi cardiaci. Altri sono meno gravi ed evidenti, vediamoli insieme.

Irritazione della pelle, eruzioni cutanee o acne

Un primo segnale di carenza di omega3 potrebbe essere quello sulla tua pelle. Questo perché gli acidi grassi aiutano a mantenere sane le membrane cellulari e a trattenerne l’umidità. Infatti, spesso irritazioni, eruzioni cutanee o acne possono indicare una carenza, oltre che una generale disidratazione della pelle.

Secondo uno studio, l’integrazione di omega-3 potrebbe curare alcune patologie della pelle come l’eczema o la psoriasi.

Un’altra ricerca avrebbe evidenziato come le persone che assumevano l’acido eicosapentaenoico (EPA) attraverso l’olio di pesce, avrebbero avuto una riduzione dei sintomi dell’eczema dopo 12 settimane.

Ancora, secondo un altro studio, anche le infiammazioni l’aumento dell’acne sono sintomi di bassi livelli di omega-3.

Leggi anche: Gli integratori di vitamina D e Omega 3 assunti insieme possono ridurre il rischio di malattie autoimmuni come artrite e psoriasi

Capelli fragili e disidratati

Come la pelle, anche i capelli disidratati e secchi possono indicare una carenza di omega-3. Potresti notare, per esempio, che i tuoi capelli iniziano a diventare secchi, opachi, crespi e le loro estremità iniziano a dividersi o perfino a cadere.

Secondo uno studio, l’utilizzo di integratori di omega-3 aiuterebbe a contrastare la perdita dei capelli nelle donne.

Dolori articolari

Anche il dolore e la rigidità articolare, in particolare quello causato da infiammazioni come l’artrite reumatoide, possano essere un segno di carenza di omega-3. Questo perché gli omega-3 hanno un ruolo molto importante nel produrre una risposta antinfiammatoria nel nostro organismo.

In particolare, due studi avrebbero scoperto come un’adeguata integrazione di omega-3 possa alleviare i sintomi per chi soffre di artrite reumatoide e di dolori articolari associati al lupus.

Annebbiamento e perdita delle funzioni cognitive

Problemi di memoria o difficoltà di concentrazione potrebbero indicare una carenza di omega-3.

In particolare, una ricerca collega la carenza di omega-3 al Morbo di Alzheimer e alla demenza senile.

Leggi anche: L’Alzheimer: arriva la bevanda ricca di sostanze nutritive in grado di rallentare la demenza

Depressione

Secondo uno studio, bassi livelli di acidi grassi omega-3 possono essere associati anche alla depressione, così come ad altri disturbi psichiatrici come il disturbo bipolare, la schizofrenia e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Secchezza oculare

La secchezza oculare è in parte causata da un’infiammazione. Secondo una ricerca condotta su donne di età compresa tra 45 e 84 anni, è emerso che le donne con il più alto livello di assunzione di omega-3 avrebbero avuto una riduzione del 17% degli occhi secchi.

Affaticamento

Infine, anche l’affaticamento potrebbe indicare una carenza di omega-3 e sarebbe il segnale più comune tra quelli elencati.

In particolare, una ricerca condotta sugli effetti dell’omega-3 sul lupus, avrebbe evidenziato come gli acidi grassi omega-3 fossero in grado di alleviare dolori articolari e affaticamento, sintomi tipici della malattia.

Conclusioni

Abbiamo visto quali potrebbero essere i principali e più comuni segnali di una carenza di omega-3 e come questo sia molto importante per la salute generale del nostro organismo.

Qualora dovessi riscontrare un’eventuale carenza, ma anche in via generale, è consigliabile integrare gli acidi grassi omega-3 da cibi come le noci, i semi di chia, frutti di mare, pesci come il salmone, merluzzo o sgombri.

Qualora, invece, dovessi riscontrare molti dei sintomi sopra elencati, rivolgiti al tuo medico che saprà dirti di più sulla carenza di omega-3 e gli eventuali integratori da somministrarti.

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