Sabrina Del Fico La misura entra nel pacchetto "Fit for 55", che contempla tredici provvedimenti per il raggiungimento dell'obiettivo emissioni-zero da parte dell'Unione Europea
©kadmy/123rf
In un’ottica rivolta al raggiungimento degli obiettivi climatici stabiliti dall’Unione Europea per il 2030 e per il 2050 relativi al progressivo azzeramento dei livelli di emissioni di gas serra in atmosfera, il Parlamento Europeo ha rivisto al ribasso gli standard di prestazione in materia di emissioni di CO2 per auto e furgoni di nuova produzione.
Le disposizioni votate dai deputati prevedono il raggiungimento di emissioni zero per la mobilità su strada entro il 2035, con obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni fissati al 55% per le autovetture e al 50% per i furgoni entro il 2030.
Ma non solo: il Parlamento Europeo ha anche proposto lo stop alla vendita di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina, diesel e con motori a combustione interna, sempre a partire del prossimo 2035. Queste misure si innestano nel pacchetto di azioni contro il cambiamento climatico denominato Fit for 55. Ora si attende il dibattito con la Commissione e con il Consiglio europei per il sì definitivo alle misure.
A partire dal 2035, quindi, non potranno essere immatricolati sul mercato auto o furgoni a combustione interna, mentre i veicoli già circolanti potranno continuare a essere usati fino alla fine del loro “ciclo vitale”. Rimane possibile la vendita di veicoli a zero emissioni, ovvero con motori a idrogeno o completamente elettrici.
Si pensi che l’UE è la terza produttrice mondiale di CO2 dopo Cina e Stati Uniti e che la circolazione delle automobili rappresenta da sola il 12% delle emissioni totali. Già leggendo questi pochi dati si comprende quanto agire sul comparto del trasporto privato possa rappresentare un punto importante per la riduzione delle emissioni dell’Unione.
Le case produttrici di veicoli su ruote hanno quindi ancora qualche anno di tempo per mettere a punto strategie produttive e nuovi modelli che rispettino le direttive UE, oltre che l’ambiente, e la cui presenza sulle strade del continente non abbia impatto sull’atmosfera in termini di emissioni inquinanti.
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Fonte: Parlamento Europeo
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