Conosci il paradosso dei condizionatori? Più cerchiamo di stare al fresco e più riscaldiamo il Pianeta

Crescono le vendite dei condizionatori in tutto il mondo, ma non è affatto una buona notizia. Più utilizziamo l'aria condizionata, più aumenta il riscaldamento globale: un cane che si morde la coda.

A seguito dell’aumento repentino delle temperature, cresce il desiderio di trovare refrigerio e di stare un po’ al fresco. L’estate non è ancora arrivata, ma il nostro Paese negli ultimi giorni è stato investito da ondate di caldo anomalo e nel fine settimana i termometri sfioreranno addirittura i 40°C nelle aree interne della Sicilia e Sardegna. E c’è già chi ha deciso di accendere i condizionatori, con largo anticipo. I climatizzatori sono, infatti, sempre più richiesti in tutto il mondo. Peccato, però, che accendendoli non facciamo altro che incrementare i livelli di riscaldamento globale, contribuendo alla crisi climatica. In poche parole più cerchiamo di combattere il caldo, più il nostro Pianeta diventerà rovente. Un cane che si morde la coda.

Soltanto negli Usa l’utilizzo dell’aria condizionata comporta l’emissione nell’atmosfera di circa 117 tonnellate di anidride carbonica l’anno. Per non parlare anche dei gas fluorurati rilasciati, il cui impatto sul riscaldamento globale è considerato superiore a quello della CO2.

Per ridurre l’impatto ambientale, lo scorso anno l’EPA, (Ente americano per la protezione ambientale) ha deciso di limitare l’uso degli idrofluorocarburi (sostanze molto dannose per l’ozono stratosferico), impiegati nei frigoriferi domestici e nei condizionatori d’aria e spesso dispersi nell’ambiente soprattutto dalle apparecchiature usate nei supermercati. L’obiettivo è quello di tagliare il volume di idrofluorocarburi dell’85% entro il 2035. In base alle stime dell’EPA, entro il 2050 il provvedimento consentirà di tagliare 4,7 mld di t di CO2.

I condizionatori sono sempre più richiesti anche in Italia.  Secondo l’indagine di Assoclima dello scorso anno, nel 2021 c’è stato un incremento non indifferente di condizionatori in Italia: le vendite sono cresciute del 36,8% rispetto al 2020, raggiungendo una spesa di 2,268 miliardi di euro.

Il trend era stato confermato nel 2018 anche in un report pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (EIA), in cui si mostrava che la domanda mondiale di energia per raffreddare uffici e abitazioni era triplicata fra il 1990 e il 2016, mentre le vendite dei climatizzatori erano quadruplicate.

Cosa fare per ridurre i consumi energetici e proteggere l’ambiente

Ma come possiamo agire per ridurre l’impatto ambientale causato dai condizionatori? L’ideale sarebbe smettere di usarli, ma non è sempre facile, in particolare nelle giornate di caldo torrido. Tuttavia ci sono dei piccoli accorgimenti da seguire che possono aiutarci a limitare i consumi e a risparmiare.

Qualche esempio? A suggerirci due trucchi  con cui è possibile risparmiare fino al 50% il consumo di energia elettrica e combattere il caro bollette è l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), che consiglia di aumentare di due gradi il settaggio della temperatura interna, portando il termostato da 26 a 28°C, e chiudere le persiane quando non si è in casa, schermando in particolare le finestre esposte a Sud e a Est.

“Ipotizzando che il 30% delle circa 25,7 milioni di famiglie italiane abbia due unità interne di condizionamento in funzione per 350 ore l’anno, con queste due semplici azioni si potrebbero risparmiare fino a oltre 1,3 miliardi di kWh elettrici corrispondenti a circa 100 milioni di m3 di metano in un anno” spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.

Anche la sostituzione di un vecchio condizionatore di classe D (consumo da etichetta 243 kWh) con un nuovo modello in classe A+++ (consumo da etichetta 103 kWh) può farci risparmiare 140 kWh elettrici (pari a circa il 60%.)

Altre strategie per combattere l’inquinamento e risparmiare sulla bolletta sono:

  • Usare il timer e la funzione “notte”
  • Fare attenzione alla manutenzione e alla pulizia dei climatizzatori (per ridurre i consumi e mantenere efficiente il condizionatore i filtri dell’aria e le ventole devono essere puliti alla prima accensione della stagione e ogni due settimane circa)

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Fonti: EPA/EIA/Assoclima/ENEA

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