Il Ministero della Salute ha pubblicato delle nuove linee guida su come prevenire e riconoscere i sintomi dell’ictus cerebrale, una malattia che provoca gravissime disabilità.
Indice
In Italia l’ictus è la principale causa di disabilità nell’adulto, e la seconda causa di demenza.
Secondo i dati riportati dal Ministero della Salute, i pazienti colpiti da ictus subiscono una grave perdita di indipendenza nelle attività quotidiane e nel 35% dei casi la disabilità è grave.
L’ictus cerebrale: cos’è e come riconoscere i sintomi
L’ictus cerebrale è una malattia cerebrovascolare spesso a insorgenza improvvisa.
Costituisce un’importante problematica a livello di salute pubblica, e il suo impatto causa notevoli conseguenze, non solo sulle condizioni cliniche delle persone colpite, ma anche sulle loro famiglie e sui caregiver.
I sintomi più comuni della malattia sono:
- deficit sensitivi, ossia formicolii, perdita di sensibilità alla metà inferiore del viso, al braccio e/o alla gamba di un lato del corpo con asimmetria della bocca
- incapacità di sollevare un braccio o di mantenerlo alzato allo stesso livello dell’altro, e/o difficoltà a muovere una gamba
- difficoltà nel parlare e nel comprendere il linguaggio altrui
- disturbi visivi a uno o a entrambi gli occhi
- perdita di coordinazione dei movimenti, sensazione di vertigine o di sbandamento
- mal di testa molto forte e inconsueto
Nei casi più gravi può esservi un’alterazione dello stato di coscienza.
Quali conseguenze comporta un ictus?
Le conseguenze di un ictus cerebrale sono:
- riduzione di mobilità e forza di grado variabile di un lato del corpo (metà inferiore del viso, braccio e/o gamba)
- difficoltà di deambulazione
- incapacità di compiere correttamente dei gesti in assenza di paralisi (aprassia)
- disturbi del linguaggio (afasia, disartria)
- disturbi della deglutizione
- disturbi della sensibilità e della percezione, ad esempio del senso del tatto o della percezione della temperatura
- disturbi della vista, ad esempio visione doppia (diplopia) e disturbi del campo visivo (emianopsia) disturbi della memoria
- cambiamenti emozionali.
Come prevenire l’ictus cerebrale
Il Ministero della Salute ha pubblicato nuove linee guida per prevenire l’ictus cerebrale.
Ecco i comportamenti da avere e cosa è meglio evitare:
- adotta e mantieni stili di vita salutari: non fumare ed evita l’esposizione al fumo passivo
- pratica regolarmente un’attività fisica adeguata: almeno 30 minuti per 5-7 volte alla settimana
- limita o evita il consumo di bevande alcoliche
- segui una corretta alimentazione, varia ed equilibrata: ricorda che, in particolare, è bene ridurre il consumo di sale, prediligere il consumo di verdura, frutta, cereali integrali e pesce, limitare l’assunzione di carne rossa, di grassi di origine animale e di zuccheri
- mantieni o persegui un peso corporeo ottimale, assumendo una quantità di calorie adeguata al tuo fabbisogno energetico
- non superare le tre tazzine di caffè al giorno
- evita l’assunzione di qualunque droga.
Inoltre, è fondamentale tenere sotto controllo, con l’aiuto del medico curante, eventuali fattori che aumentano il rischio di ictus, come:
- ipertensione arteriosa
- diabete mellito
- dislipidemie (valori aumentati di colesterolemia e di trigliceridemia)
- fibrillazione atriale
- cardiopatie e vasculopatie.
L’ictus cerebrale è una patologia “tempodipendente”: ciò significa che, in corso di ischemia prima si interviene e più cellule cerebrali si possono salvare, consentendo una migliore ripresa.
Di conseguenza, in caso di sintomi è necessario chiamare tempestivamente il 112 o il 118, non chiamare il medico di famiglia e non recarsi al pronto soccorso.
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Fonte: Ministero della Salute
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