Un compenso identico per tutte le competizioni, inclusa la Coppa del Mondo FIFA, e l’introduzione dello stesso meccanismo di compartecipazione alle entrate commerciali sia per la squadra maschile che per quella femminile
Preannunciato già poche settimane fa, ora è ufficiale: parità di retribuzione attraverso condizioni economiche identiche per calciatrici e calciatori statunitensi. Le donne e gli uomini della nazionale riceveranno un compenso esattamente pari.
L’intesa mette così la parola fine ad anni di contenzioso: nel 2016, infatti, cinque stelle del calcio femminile degli Stati Uniti – Alex Morgan, Megan Rapinoe, Hope Solo, Carli Lloyd e Becky Sauerbrunn – presentarono una denuncia per discriminazione alla Commissione per le pari opportunità di lavoro. In seguito, nel 2019, 28 membri dell’USWNT intentarono una causa contro l’USSF per discriminazione di genere e disparità di retribuzione.
Oggi, la United States Soccer Federation (USSF), la United States Women’s National Team Players Association (USWNTPA) e la United States National Soccer Team Players Association (USNSTPA) hanno concordato termini di accordi di contrattazione collettiva storici, unici nel loro genere che ottengono la parità di retribuzione e stabiliscono lo standard globale per il calcio internazionale, come si legge in una nota. Gli accordi, in vigore fino al 2028, ottengono la parità di retribuzione attraverso condizioni economiche identiche.
Si tratta di termini economici che includono un compenso identico per tutte le competizioni, inclusa la Coppa del Mondo FIFA, e l’introduzione dello stesso meccanismo di compartecipazione alle entrate commerciali per entrambe le squadre.
Una svolta storica, insomma, tanto che la US Soccer diventa la prima Federazione al mondo a pareggiare il premio in denaro della Coppa del Mondo FIFA assegnato alla squadra nazionale femminile USA e alla squadra nazionale maschile per la partecipazione ai rispettivi Mondiali.
E non dimentichiamoci: i nuovi accordi migliorano anche i termini non squisitamente economici, come la salute e la sicurezza delle giocatrici, la privacy dei dati e la necessità di bilanciare le responsabilità sia per il club che per il Paese.
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Fonte: US Soccer
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