L’asma è una comune malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie, troppo spesso ancora sottovalutata e non opportunamente trattata – anche se, in molti casi, un trattamento adeguato può contribuire a migliorare molto la qualità della vita dei malati e a prevenire acutizzazioni.
Per sensibilizzare le persone nei confronti di questa malattia e informare sui rischi connessi ad una sua sottovalutazione nasce la Asma Zero Week, giunta quest’anno alla sua VI edizione. Dal 23 al 27 maggio prossimi sarà possibile effettuare gratuitamente visite specialistiche per la diagnosi dell’asma in 45 centri specializzati distribuiti sul territorio nazionale.
La campagna è promossa da FederASMA e ALLERGIE Odv – Federazione Italiana Pazienti, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC) e della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS).
L’obiettivo è far comprendere ad oltre tre milioni di malati nel nostro Paese l’importanza della prevenzione degli attacchi d’asma e la possibilità di ridurne l’impatto sulla vita quotidiana attraverso l’adozione di corrette strategie di comportamento, alla luce delle nuove risultanze scientifiche.
Troppo spesso, infatti, l’approccio alla malattia contempla un uso eccessivo dei cosiddetti SABA, ovvero dei broncodilatatori a breve durata di azione usati come rimedio-tampone durante le crisi acute, che può diventare un’abitudine pericolosa in grado di generare anche dipendenza.
Sempre più specialisti prendono le distanze dall’uso esclusivo di questo mezzo per contrastare gli attacchi di asma, poiché i SABA agiscono solo sui sintomi senza curare l’infiammazione sottostante. Addirittura, l’utilizzo frequente di questi spray aumenterebbe il rischio di acutizzazione della malattia, secondo alcuni studi.
Nonostante le linee guida internazionali limitano l’indicazione all’uso dei soli SABA nella gestione dell’asma, molti pazienti continuano a dipenderne eccessivamente e ad abusarne, e parallelamente a sottoutilizzare corticosteroidi inalatori (ICS)1-3 – spiega la professoressa Elda Graziani del Policlinico Umberto I di Roma.
Secondo quanto rilevato in una recente ricerca, nel nostro Paese il 32% dei pazienti usa più di 2 inalatori di SABA l’anno, quantità associata a un aumento del rischio di gravi riacutizzazioni. Lo stesso studio ha inoltre evidenziato, attraverso una survey condotta su 200 farmacie italiane, che i pazienti asmatici che acquistano più di 2 inalatori di SABA l’anno sono circa il 52%, spesso senza prescrizione del medico.
La locandina dell’evento (©Asma Zero Week)Le consulenze specialistiche gratuite sono destinate alle persone che hanno già ricevuto una diagnosi di asma. Per prenotare una consulenza occorre chiamare il Numero Verde 800 628989 dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Tutte le informazioni sui Centri aderenti e le modalità di prenotazione delle consulenze sono disponibili sul sito www.asmazeroweek.it.
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Fonte: Asma Zero Week
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