Il colosso dei giocattoli è sempre più attento a rappresentare nelle proprie bambole diversità e disabilità, affinché i bambini si riflettano davvero nei loro giocattoli
Il colosso dei giocattoli Mattel ha appena annunciato il lancio di una nuova collezione di bambole Barbie Fashionista all’insegna dell’inclusività e della valorizzazione delle diversità che rendono ogni bambino unico. Dimenticate quindi fisici perfetti, corpi tonici e scolpiti, incarnati diafani, Ken muscolosi e Barbie super magre. La realtà è molto più di questo.
Quest’anno il marchio Barbie compie 63 anni, e già da alcune collezioni sta mostrando attenzione ed interesse verso ogni sfaccettatura umana, verso i diversi colori della pelle e le acconciature tipiche di ogni parte del mondo, verso figure femminili che hanno cambiato la storia e che sono state riproposte in forma di bambole affinché siano di ispirazione per tantissime bambine (un esempio per tutti, la bambola dedicata ad Astro-Samantha Cristoforetti).
Ora anche le disabilità entrano nel luccicante mondo di Barbie e dei suoi amici, affinché sempre più bambini possano “vedere se stessi riflessi” nei loro giocattoli – come si legge nel comunicato stampa dell’azienda – e siano in grado di “capire e celebrare l’importanza dell’inclusione”.
Ken con la vitiligine o senza tutti i muscoli che finora lo avevano reso famoso, Barbie non necessariamente anoressica, con una pettinatura afro o con i capelli riccissimi, con un incantevole incarnato olivastro, seduta sulla sedia a rotelle o con l’apparecchio acustico.
(Leggi anche: Barbie con la vitiligine e Ken con i capelli lunghi: la nuova collezione di bambole inclusive della Mattel)
In particolare, per realizzare la bambola dotata di apparecchi acustici, l’azienda ha collaborato con una dottoressa dell’audiologia educativa, Jen Richardson, in modo da riuscire ad imitare il più fedelmente possibile gli apparecchi portati dai pazienti e da ispirare tutti i bambini e le bambine che hanno subito la perdita dell’udito o che sono nati sordi.
Non si tratta del primo esperimento “inclusivo” operato dalla Mattel negli ultimi anni. Già nel 2019 erano state lanciate le prime bambole con disabilità motoria (sulla sedia a rotelle) e con protesi agli arti inferiori, mentre l’anno successivo è stata messa sul mercato la prima Barbie nera affetta da vitiligine (diventata uno dei bestseller del 2020).
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