Se assunti in combinazione con ibuprofene, i farmaci per l'ipertensione comunemente prescritti possono risultare molto dannosi secondo questo nuovo studio
Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte negli adulti in tutto il mondo: per questo motivo, la prescrizione di terapie antipertensive sicure ed efficaci è fondamentale per aumentare l’aspettativa di vita di tanti pazienti. Tuttavia, la combinazione di diverse categorie di farmaci comunemente utilizzati nel trattamento dell’ipertensione e di farmaci antinfiammatori non steroidei potrebbe avere conseguenze gravi per la salute dei reni del paziente.
Attenzione, quindi, ad assumere contemporaneamente inibitori del sistema renina-angiotensina (RAS) – come gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEI) o i bloccanti del recettore dell’angiotensina (ARB) – farmaci diuretici normalmente prescritti in caso di ipertensione e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) – come ad esempio l’ibuprofene, alla base di molte preparazioni.
Questa tripla terapia è nota nella comunità scientifica come triple whammy (espressione coniata alcuni anni fa da un team di ricercatori australiani che ne ha osservato per la prima volta le conseguenze sulla salute umana) e sarebbe associata ad un rischio di insufficienza renale acuta superiore del 31% rispetto a quanto osservato nei pazienti trattati solo con farmaci inibitori del sistema renina-angiotensina e diuretici.
Per insufficienza renale acuta si intende un decadimento della capacità dei reni di filtrare le scorie metaboliche dal sangue. Questa patologia assorbe da sola il 5% circa del budget ospedaliero e l’1% della spesa sanitaria complessiva; la mortalità nei pazienti affetti da AKI può arrivare fino al 50%. Ecco perché è così importante comprendere quanto e in che modalità l’interferenza fra i diversi farmaci possa danneggiare la salute dei nostri reni.
I ricercatori dell’Università di Waterloo hanno ricreato, tramite modelli al computer, le interazioni fra le tre categorie di farmaci e l’impatto che tali interazioni hanno sulla salute dei reni: è emerso che, nelle persone con determinati profili clinici, la combinazione di questi farmaci può causare un’insufficienza renale acuta, che in alcuni casi può essere permanente.
Gli autori dello studio sottolineano che non tutti i pazienti che assumono i tre farmaci in combinazione svilupperanno obbligatoriamente patologie renali gravi, ma invitano in ogni caso a prestare molta attenzione a ciò che spesso si ingerisce con leggerezza.
Troppo spesso, infatti, si assumono farmaci antinfiammatori a base di ibuprofene “a cuor leggero” e senza controllo – anche perché si tratta di farmaci da banco che possono essere acquistati anche senza ricetta del medico curante. Se si assumono già farmaci per l’ipertensione e si necessita di un antidolorifico, meglio optare per il paracetamolo – consigliano gli autori dello studio.
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Fonte: Mathematical Biosciences
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