Allo zoo di Odense una leonessa è stata la protagonista dell'evento-dissezione organizzato dalla struttura per il suo pubblico. Adulti e bambini sono stati invitati a prender parte alla orripilante lezione di anatomia che, secondo la società danese, sarebbe altamente istruttiva
La storia si ripete, sempre in Danimarca e sempre all’interno di uno zoo. Dopo il caso della giraffa Marius dello zoo di Copenaghen, uccisa perché di troppo e data in pasta ai felini, dopo i quattro leoni della stessa prigione fatti fuori per l’arrivo di nuovi esemplari e dopo la dissezione di una leonessa allo zoo di Odense nel 2015, un altro grande predatore della stessa struttura è stato ucciso e smembrato davanti ad un foltissimo pubblico, con tanto di evento su Facebook.
È il caso di una leonessa, dissezionata pubblicamente in un’area delle zoo domenica 1 maggio alle ore 13, sulla cui morte non è dato sapere nulla se non i soliti racconti che gli zoo danesi ci ripropongono ogni volta, asserendo che gli animali erano malati oppure non era stato possibile impossibile trasferirli altrove.
E quindi si sopprimono, questa è la terrificante logica che, per chi sostiene di facciata di salvaguardare le specie viventi (come gli zoo), non sta né in cielo né in terra.
Dall’evento si apprende la posizione dello zoo e che la leonessa era stata uccisa nel 2019:
Nessuno degli animali dello zoo viene ucciso allo scopo di essere utilizzato in una dissezione. Sono animali che sono diventati troppo vecchi, troppo malati o non possono essere venduti ad altri zoo. Lo stesso vale per la femmina di leone da sezionare il 1° maggio, arrivata allo ZOO di Odense nel 2011 e uccisa nel 2019, quando dopo le battaglie interne nella mandria di leoni non c’erano altre vie d’uscita. Non era possibile metterla presso un altro zoo. Da allora il suo corpo è stato congelato in modo che potesse essere utilizzato per la dissezione.
Il Odense ZOO, così come lo zoo di Copenaghen e tante altre strutture nel Nord-Europa, praticano la dissezione degli animali che detengono in cattività da almeno 20 anni per scopi educativi, definendo l’esperienza come affascinante ed unica nel suo genere, cosa che ci lascia esterrefatti.
Sempre nell’evento si legge infatti:
vieni alla dissezione della leonessa! Hai di nuovo un’opportunità unica per apprendere ancora di più sull’aspetto degli animali sotto la loro pelliccia. Domenica 1 maggio puoi avvicinarti davvero al predatore e capire come è fatta una leonessa all’interno. Oltre a vedere gli organi interni, capirai anche come il leone, ad esempio, usa la gola per ruggire rumorosamente.
descrivendo il tutto come avvincente ed istruttivo, piuttosto che come un macabro spettacolo che va in scena davanti agli occhi dei bambini di tutte le età.
Si tratta di una linea di pensiero della società danese che fa dell’educazione uno dei suoi punti di forza e che, tramite un sistema educativo basato sulla formazione pratica, vuole accrescere le conoscenze dei suoi cittadini del futuro. Come possono però iniziative di questo genere arricchire i più piccoli? Come è possibile pensare di sensibilizzarli sul rispetto e sull’amore degli animali quando si propone loro un evento in cui un essere vivente viene ucciso senza motivo e squartato in ogni sua parte?
La partecipazione alla dissezione è stata, ahinoi anche stavolta, altissima e dai commenti che si leggono su Facebook pare che famiglie e bambini abbiano gradito moltissimo la lezione di anatomia, ringraziando lo zoo per il programma “assolutamente fantastico” e simili.
Risposte che ci lasciano impietriti poiché troppo distanti dalla realtà e per l’orrore di queste barbare iniziative, il cui messaggio non può passare per educativo in un Paese che viene esaltato da tutto il mondo per la sua civiltà.
Noi di greenMe abbiamo volutamente scelto di non postare le foto dell’evento.
Fonte: Odense ZOO
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